STUDENTI LAVORATORI E UNIVERSITÀ: AGEVOLAZIONI E DIRITTI. Secondo la legge italiana gli studenti lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono usufruire di agevolazioni e diritti, con lo scopo di accrescere la cultura e affinare le competenze e capacità. A tal proposito e per realizzare in pieno dei diritti del lavoratori e del diritto allo studio, la Suprema Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 20658 del 25/10/2005, ha stabilito che lo studente lavoratore deve essere agevolato nella possibilità di frequentare i corsi e di prepararsi e di sostenere gli esami nel caso in cui questo dovesse essere iscritto all’università. Su questa base, gli studenti che lavorano usufruiscono di una serie di diritti e agevolazioni da parte dello Stato e delle Università: vediamo nello specifico cosa avviene.
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STUDENTI LAVORATORI: I PERMESSI. Innanzitutto, gli studenti lavoratori hanno il diritto di usufrure di permessi retribuiti per svolgere gli esami, indipendentemente dall’esito dell’esame, ma solo relativi al fatto che lo studente si presenti in sede d’esame e lo sostenga. Il datore di lavoro può pretendere in questo caso la Certificazione di presenza all’esame, un documento che attesti la presenza all’esame del lavoratore. I permessi retribuiti per sostenere gli esami vengono concessi anche ai privatisti non iscritti a corsi di studio regolari e agli studenti delle Università Telematiche.
LE AGEVOLAZIONI PER GLI STUDENTI LAVORATORI. L’agevolazione per frequentare i corsi viene regolamentata dai contratti collettivi, che possono prevedere turni particolari di lavoro e l’esonero dal lavoro straordinario. Il contratto collettivo prevede anche il numero di ore retribuite che possono essere concesse al lavoratore. Tutti gli studenti lavoratori hanno il diritto di poter usufruire di permessi, tranne coloro che sono in prova nei settori del turismo, del legno e nell’ambito edile, e i dipendenti di aziende edili con meno di 18 dipendenti e del turismo che hanno meno di 50 dipendenti. Per poter usufruire di permessi e agevolazioni il lavoratore deve presentare domanda all’azienda entro una data stabilita, e dovrà documentare la partecipazione ai corsi e lo svolgimento degli esami con una documentazione adeguata. I contratti prevedono comunque un numero massimo di ore di permesso, tenendo anche conto del fatto che bisogna garantire il normale svolgimento dell’attività produttiva aziendale. Le ore di permesso retribuite sono pari ad un massimo di 150 ore da utilizzare, di solito, in 3 anni. Nelle ore di permesso è compreso il viaggio che serve per spostarsi verso le sedi universitarie. Infine, il lavoratore studente ha diritto a orari di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi, lo studio e lo svolgimento degli esami.
STUDENTI LAVORATORI: CHI NON HA DIRITTO ALLE AGEVOLAZIONI. Non tutti gli studenti lavoratori hanno diritto alle agevolazioni e ai permessi retribuiti. Abbiamo già parlato di coloro che sono in prova presso specifiche azienze e dei dipendenti assunti in aziende con pochi addetti. Oltre a questi non hanno diritto alle agevolazioni coloro che svolgono collaborazioni occasionali e che hanno contratti a progetto, per i quali non è previsto né l’obbligo di orari, né l’obbligo di presenza in azienda. Infine, per quanto riguarda il lavoro part-time, se il part-time è verticale i permessi sono ridotti in proporzione all’attività lavorativa, mentre se il part-time è orizzontale, i permessi vengono ridotti solo se il lavoratore utilizza permessi ad ore.
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