Testo Argomentativo sulla pena di morte: introduzione
La pena di morte, chiamata anche pena capitale, è una sanzione penale che consiste del privare della vita il condannato. Tal pena era presente in tutti gli ordinamenti antichi ma, con il trascorrere dei secoli, è stata abolita o non più applicata nella maggioranza degli stati. In alcuni Paesi la pena di morte continua ad essere legale, basti pensare agli Stati Uniti, alla Cina e all’Arabia Saudita. I reati per i quali veniva o viene tutt’oggi applicata spaziano tra colpe più gravi come omicidio ed alto tradimento, ad altri crimini minori come violenza sessuale, rapina, traffico di droga, spionaggio, gravi atti di terrorismo e omicidio di agenti federali.
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Testo Argomentativo sulla pena di morte: svolgimento
Il dibattito riguardo la pena di morte è delicato e molto complesso. Nonostante nel 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia approvato la moratoria universale della pena di morte, attualmente Amnesty International riporta che 58 stati continuano ad applicarla nei loro ordinamenti. La questione etica a riguardo continua ad essere spinosa in quanto molti sostengono che tale sanzione sia l’unica soluzione efficace per punire chi ha commesso crimini violenti come assassinii o stupri ai danni di minori. La pena di morte, da questo punto di vista, è considerata anche come una punizione esemplare per evitare che altri individui ripetano gli stessi reati gravi. D’altro canto c’è, invece, chi fa riferimento innanzitutto alla fallace decisione umana: per quanto sia stato svolto un processo preciso ed oggettivo, bisogna ricordare che l’uomo può cadere in errore quindi incolpare la persona sbagliata. Inoltre, in questo caso, entra in ballo anche un discorso religioso visto che, secondo il cattolicesimo, nessuno ha diritto sulla vita o la morte di un altro uomo se non Dio.
Testo Argomentativo sulla pena di morte: conclusione
Dalla questione inerente la pena di morte scaturiscono inevitabilmente dei quesiti a cui è difficile dare una risposta. Bisogna, però, essere coscienti del fatto che tale pena è una condanna irrevocabile attraverso la quale si decidono le sorti di un individuo. L’alternativa potrebbe essere un ergastolo in regime di massima sicurezza e isolamento in cui il criminale sarebbe costretto a trascorrere il resto della propria vita arrivando e a riflettere sulla gravità dei reati compiuti.
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