Traccia maturità 2019: biografia di Martin Luther King
Martin Luther King Jr., nato Michael King Jr., è stato un politico e attivista statunitense, diventato famoso nel mondo per essere leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nasce nel 1929 ad Atlanta in Georgia: il padre era un predicatore della chiesa battista mentre la madre una maestra. Nel 1948 Martin si trasferisce in Pennsylvania dove studia teologia e vince una borsa di studio che gli consente di conseguire il dottorato di filosofia a Boston. Nel 1953 diventa pastore della Chiesa battista a Montgomery in Alabama mentre negli anni successivi comincia ad organizzare una serie le iniziative per il diritto di voto ai neri, per la parità nei diritti civili e sociali e per l’abolizione di tutte forme legali di discriminazione ancora attive negli Stati Uniti. Nel corso della sua vita Martin ha continuato a battersi per i diritti delle minoranze, diventando un vero e proprio eroe e paladino dei reietti e degli emarginati. Nel 1968, mentre era sulla veranda di un albergo a parlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte vennero sparati alcuni colpi di fucile: pochi minuti dopo King era morto. Il killer si chiamava James Earl Ray e fu arrestato a Londra circa due mesi più tardi.
Traccia maturità 2019: la lotta non violenta di Martin Luther King
Martin Luther King, che si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuto nella realtà americana ogni pregiudizio etnico, è stato influenzato in tutta la sua vita dal pensiero di Gandhi e dalla sua lotta non violenta attuata in India contro la colonizzazione britannica. Seguendo i ferrei precetti gandhiani nel 1957 fonda la “Southern Christian Leadership Conference” (Sclc), ovvero un movimento che si batte per i diritti di tutte le minoranze seguendo la teoria della resistenza passiva. Su questa scia, King invita i neri a non salire più su un autobus inducendo i bianchi ad abolire la segregazione razziale sui mezzi di trasporto. Il culmine del movimento si ha il 28 agosto 1963 durante la marcia su Washington quando il pastore dinnanzi alle telecamere di tutto il mondo pronuncia il suo memorabile discorso che tutti ricordano per l’emblematica frase “I have a dream“.
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