Camilla Spezza, originaria dell’Aquila, è diventata a soli 20 anni la più giovane laureata d’Italia. Il 18 febbraio scorso ha conseguito la laurea triennale in Filosofia presso la Normale di Pisa con il massimo dei voti. Il suo percorso di eccellenza segnato da una solida formazione umanistica al Liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila, rappresenta un esempio illuminante di come gli studi classici possano fornire strumenti intellettuali preziosi per affrontare con successo il percorso universitario.
La sua storia emerge come simbolo di talento e determinazione, evidenziando l’importanza della formazione classica nella costruzione di un pensiero critico e strutturato.
Profilo della laureata
Camilla Spezza, originaria dell’Aquila, ha completato il suo percorso educativo al Liceo Classico “D. Cotugno” prima di approdare alla prestigiosa Normale di Pisa. Il 18 febbraio scorso ha conseguito la laurea triennale in Filosofia con il massimo dei voti, 110 e lode, discutendo una tesi dal titolo “Thaumazein, thinking, pluralità. Filosofia e politica nella riflessione di Hannah Arendt”.
Il suo legame con l’Abruzzo rappresenta un simbolo di rinascita dopo il tragico terremoto del 2009.
Il valore dell’educazione classica
L’incontro tra Camilla e il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, avvenuto il 3 aprile, ha messo in luce l’importanza della formazione classica nel percorso d’eccellenza della giovane laureata. “Il liceo classico le ha fornito un metodo di studio solido e strumenti culturali preziosi”, ha dichiarato Frassinetti dopo le congratulazioni personali a Camilla.
Il Sottosegretario ha sottolineato come questa esperienza dimostri che “il latino e il greco non sono lingue morte, ma veicoli di un pensiero strutturato e critico, utili in molti ambiti del sapere”. La storia di Camilla rappresenta una testimonianza concreta di come le discipline umanistiche classiche forniscano competenze trasversali applicabili anche in ambiti di studio contemporanei, come dimostra la sua brillante tesi su Hannah Arendt.
In un’epoca di crescente specializzazione tecnologica, il caso della giovane aquilana evidenzia come la formazione classica continui a costituire una base solida per sviluppare capacità analitiche e critiche fondamentali.
Successi e riconoscimenti
Il percorso di eccellenza di Camilla Spezza non si limita al solo ambito accademico universitario. Nel 2020, la giovane studiosa ha ottenuto il prestigioso Premio Asimov Giovani per l’editoria scientifica divulgativa, dimostrando una notevole capacità di comprensione e divulgazione di concetti scientifici complessi.
La sua brillantezza intellettuale si è manifestata anche in contesti di dibattito pubblico: nel 2023, come membro della squadra della Normale di Pisa, ha conquistato il Torneo di dibattito RIASISSU (Rete italiana degli allievi delle Scuole e degli Istituti superiori universitari).
Questi successi extracurricolari testimoniano non solo l’ampiezza della preparazione di Camilla, ma anche la sua abilità nell’applicare il pensiero critico e strutturato derivante dalla formazione classica in diversi ambiti del sapere. I riconoscimenti ottenuti rafforzano ulteriormente il profilo di un’eccellenza italiana che, partendo da solide basi umanistiche, ha saputo distinguersi in molteplici campi.
Prospettive future e messaggio ispiratore
“Continuerò gli studi alla magistrale, voglio conseguire un dottorato, il mio interesse principale è la carriera accademica”, ha dichiarato Camilla riguardo ai suoi progetti futuri. La giovane ha aggiunto di trovarsi molto bene a Pisa, dove studia con grande piacere.
Il suo messaggio va oltre i risultati personali: “Bisogna seguire le proprie passioni e dare il proprio contributo seguendo le proprie inclinazioni, non è la retorica del merito che voglio promuovere”.