Premiata per la sua prosa poetica, la scrittrice sudcoreana ha scritto romanzi, saggi e racconti brevi.
La scrittrice sudcoreana Han Kang ha vinto il Nobel per la Letteratura 2024. Nota soprattutto per il suo romanzo “La vegetariana”, vanta una vasta produzione letteraria che esplora tematiche profonde e complesse, dalla fragilità umana alla violenza storica. È la prima volta che una scrittrice sudcoreana riceve questo prestigioso riconoscimento.
Il contributo di Han Kang alla letteratura mondiale
Nata nel 1970 a Gwangju, Han Kang ha debuttato nel mondo della scrittura a soli 23 anni, pubblicando poesie su una rivista letteraria. Oggi il suo lavoro conta otto romanzi, saggi e racconti brevi, scritti con una prosa poetica e sperimentale che intreccia arte, musica e memoria, affrontando spesso la brutalità del potere e della storia.
Han è infatti stata premiata dall’Accademia Svedese per «la prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilità della vita umana», come affermato nella motivazione del premio. Uno dei suoi romanzi più noti, “Atti Umani” (2017), si ispira al massacro di Gwangju del 1980, in cui centinaia di civili e studenti furono uccisi dall’esercito sudcoreano. Questo evento traumatico ha segnato profondamente la vita della scrittrice, che ha dichiarato all’ANSA: “Parlare di dolore per me è parlare di umanità”.
La vegetariana e il successo internazionale
Il romanzo “La vegetariana”, pubblicato in Corea del Sud nel 2007 e tradotto in italiano nel 2016 da Adelphi, è l’opera che ha portato Han Kang al successo internazionale. Racconta la storia di Yeong-hye, una donna che decide di smettere di mangiare carne a causa di una serie di incubi; la sua figura tuttavia scava più a fondo, diventando una potente allegoria della resistenza contro le norme sociali e la violenza domestica: la scelta di Yeong-hye di abbandonare il cibo carnivoro, infatti, sconvolge la sua famiglia e in particolare il marito, che reagisce con un comportamento sadico e sessualmente violento.
Il romanzo ha ricevuto il *Man Booker International Prize* nel 2016, il più prestigioso premio britannico per la narrativa tradotta in inglese. Tuttavia, il successo internazionale de “La vegetariana” è stato accompagnato da polemiche sulla traduzione inglese di Deborah Smith. Alcuni lettori sudcoreani hanno criticato le modifiche stilistiche della traduttrice, sostenendo che il testo originale di Han, caratterizzato da uno stile piano e sobrio, fosse stato “abbellito” per attrarre i lettori anglofoni. La traduzione italiana, a cura di Milena Zemira Ciccimarra, è stata realizzata proprio partendo dalla versione inglese, una pratica nota come “traduzione da lingua ponte”.
Oltre a “La vegetariana” e “Atti umani”, Han Kang ha pubblicato numerosi altri romanzi, tra cui “L’ora di greco” e “Convalescenza”. Il primo esplora il rapporto tra una giovane donna traumatizzata e il suo insegnante di greco antico, mentre il secondo narra la storia di una donna che, desiderando fuggire dalla sua esistenza, cerca di trasformarsi in una pianta. Queste opere, come molte altre della scrittrice, rivelano il suo interesse per i temi della metamorfosi, dell’identità e della sofferenza umana, presentati attraverso una prosa estremamente evocativa.
Gli altri candidati al Nobel
La vittoria di Han Kang è stata accolta con sorpresa nel mondo letterario, poiché il suo nome non era tra i favoriti nelle previsioni degli ultimi giorni. La scrittrice cinese Can Xue era considerata una delle principali candidate, insieme ad autori di fama internazionale come David Grossman, Emmanuel Carrère ed Enrique Vila-Matas.
Il Nobel per la Letteratura: un traguardo per la Corea del Sud
Il Nobel per Han Kang rappresenta un momento storico per la Corea del Sud, che ha vinto il premio per la seconda volta dopo quello per la Pace assegnato all’ex presidente Kim Dae-jung nel 2000. Questo premio sottolinea non solo l’importanza di Han come scrittrice, ma anche il crescente riconoscimento della letteratura sudcoreana a livello internazionale. La premiazione avverrà il 10 dicembre a Stoccolma, dove Han riceverà ufficialmente il premio, confermando il suo ruolo di innovatrice nella narrativa contemporanea.