Si parla d’amore nell’ultimo romanzo della scrittrice giapponese che ha conquistato l’Italia con i suoi libri, a partire da Kitchen, edito da Feltrinelli nel 1991. Il primo amore, quello che non si dimentica. E che non segue le logiche prevedibili dell’età adulta, anche se fa diventare grandi. Quello che solo gli adolescenti sanno vivere con trasporto e purezza. Come fa la giovanissima protagonista, Yuko: appena quattordicenne si trova a condividere un intensa emozione con Kyu, il suo maestro di disegno di undici anni più grande di lei. Superando le barriere e i vincoli di una società stretta nelle sue regole, le risposte arrivano illuminate dalla luce riflessa di un soffio magico.
E le visioni uniscono anime che viaggiano su lunghezze diverse, perse lungo cammini che seguono strade destinate a non incontrarsi. Basta il coraggio dell’irriverenza verso i pregiudizi, basta il desiderio di sentirsi vivi per cercare un contatto. Oltre la gelosia e le incomprensioni, la bellezza del mondo emerge dentro la meraviglia di scoprirsi tanto simili, nella speranza di trovarsi vicini. Inebriati dalla natura selvaggia che sospira dello stesso sentimento. Confusi nella frenesia della città che nasconde la magia in mezzo a milioni di altre facce anonime.
Cercando l’appoggio negli affetti fidati, proteggendo l’incantesimo dei cuori, leggendo i misteri dei presentimenti dello spirito e i segnali di un destino che diventa amico, Yuko segna per sempre la sua vita, donando la tenerezza capace di superare tutte le paure. Unita al suo primo amore dalla forza del sogno condiviso, con la voglia di vivere ogni istante al suo fianco. E con il profondo desiderio di essere amata e felice.