I passeggeri, quando volano, fanno richieste imbarazzanti e spesso sono maleducati. Quali i tormenti degli assistenti di volo?
Lavorare a contatto con il pubblico è complicato e le assistenti di volo lo sanno bene. L’ex hostess Shawn Kathleen, il creatrice del famoso account Instagram Passenger Shaming, ha recentemente collaborato con il sito web di viaggi The Points Guy per produrre una serie di video su “come affrontare i viaggi con i maniaci nel cielo”. Ha raccontato alcune esperienze personali davvero paradossali.
Uno dei video, intitolato “Stop Pushing the Call Button”, descrive in dettaglio tutti i modi in cui i passeggeri abusano della funzione dell’aereo. Quali sono?
Continuare a schiacciare il pulsante di chiamata in modo convulsivo: serve nel caso una persona non stia bene o abbia delle richieste specifiche e soprattutto urgenti.
Chiedere di prendere in prestito le cuffie personali (se sono personali dell’assistente di volo non sono di cortesia).
Chiedere se il volo si sta muovendo: se il tragitto è di circa due ore è ovvio che dopo 30 minuti l’aeroplano non galleggia nell’aria ma sta percorrendo la rotta.
Chiedere cose assurde da bere o da mangiare: dal brodo di ossa a ordinare caffè complessi come quelli di Starbucks.
Chiedere all’assistente di volo il suo cibo. L’hostess ha raccontato che alcuni colleghi sono stati derubati del loro paese.
Che stato è? Indicando fuori dal finestrino… anche questa è una domanda impossibile.
Chiedere al comandante di controllare il punteggio della partita
Consegnare i pannolini sporchi gli assistenti di volo. “È solo pipì”, giustificandosi. Questo però è un duplice problema, perché vuol dire che il passeggero non ha cambiato il pannolino nel gabinetto e ovviamente lo ha fatto sul sedile. Non è rispettoso nei confronti dell’hostess e non è igienico verso tutti i passeggeri.