Il congresso Simeup di Pisa ha evidenziato un incremento dei casi di cyberbullismo, in particolare sulle ragazze, e la necessità di potenziare la rete di supporto per affrontare il fenomeno.
Durante il congresso regionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica (Simeup), tenutosi a Pisa, è stato lanciato un nuovo allarme sull’aumento dei casi di cyberbullismo. I dati presentati durante l’evento, che ha visto la partecipazione di circa 150 medici, infermieri e specializzandi, indicano una crescita preoccupante del fenomeno, con un impatto maggiore sulle ragazze. Nel 2022, infatti, il 44,6% delle vittime di cyberbullismo erano ragazze, rispetto al 36,5% dei ragazzi.
L’indagine Edit, condotta dall’Agenzia regionale di sanità Toscana (Ars) e presentata durante il congresso, ha messo in luce una connessione tra bullismo, cyberbullismo e violenza domestica. In molti casi, i giovani esposti a violenze familiari sono maggiormente propensi a essere coinvolti in atti di bullismo, sia come vittime che come autori. Secondo i dati della sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children (HBSC Italia 2022), questa correlazione è particolarmente evidente e implica la necessità di interventi mirati per proteggere i minori più vulnerabili.
Conseguenze psicologiche e sociali devastanti
I dati presentati al congresso di Pisa non si sono fermati alle statistiche, ma hanno anche affrontato le gravi conseguenze psicologiche e sociali legate al bullismo e al cyberbullismo. L’osservatorio Indifesa 2024, che ha coinvolto 4.115 adolescenti italiani, ha rivelato che oltre 6 adolescenti su 10 vittime di violenza hanno subito bullismo (63%) e quasi 2 su 10 (19%) sono stati vittime di cyberbullismo. I luoghi più a rischio per questi fenomeni sono la scuola, indicata dal 66% degli intervistati, e il web, che rappresenta un ambiente insidioso per il 39% degli adolescenti.
Le conseguenze per chi subisce queste forme di aggressione sono spesso devastanti: nel 75% dei casi si assiste a una perdita di autostima e fiducia negli altri, mentre il 47% delle vittime sviluppa ansia sociale e attacchi di panico; il 45% degli adolescenti tende a isolarsi dai coetanei, segnale di un disagio profondo che richiede un intervento tempestivo da parte di genitori, scuole e istituzioni.
Fare rete per affrontare il problema
Tema centrale del congresso è stata la necessità di rafforzare le reti di supporto per affrontare il fenomeno del cyberbullismo. I professionisti intervenuti, tra cui esponenti della rete toscana del “Codice Rosa” – il protocollo dedicato all’assistenza delle vittime di violenza –, hanno ribadito l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica: “La prevenzione e la formazione sono fondamentali per arginare la diffusione del cyberbullismo e per fornire alle vittime il sostegno necessario”, ha affermato uno dei relatori.
Un problema spesso sottovalutato
Dal congresso emerge chiaramente che il cyberbullismo è un fenomeno tutt’altro che superato, soprattutto tenendo conto dei dati preoccupanti relativi all’aumento dei casi tra le ragazze. Gli effetti psicologici e sociali devastanti per chi ne è vittima rendono evidente la necessità di potenziare la rete di supporto e di migliorare la conoscenza del problema per cercare di prevenirlo alla base. La sinergia tra professionisti sanitari, istituzioni e scuole sarà cruciale per contrastare questa problematica e fornire alle vittime l’assistenza adeguata.