Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce nuove regole per studenti e candidati esterni che si apprestano a sostenere l’esame di stato.
Con la pubblicazione del decreto n. 226 del 12 novembre 2024 in Gazzetta Ufficiale, i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) diventano ufficialmente un requisito per l’ammissione all’esame di Maturità 2025. Si tratta di una notizia significativa per il mondo scolastico italiano che vede consolidarsi l’importanza dell’esperienza pratica nel percorso formativo degli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
PCTO, un requisito obbligatorio per l’esame di Stato
A partire dalla Maturità 2025, gli studenti dovranno completare il monte ore di PCTO previsto per il proprio indirizzo scolastico per poter essere ammessi all’esame finale. Il decreto, che di fatto dà piena attuazione al decreto legislativo n° 62/2017, pone fine alle proroghe che negli anni precedenti avevano reso facoltativo questo requisito.
Chi non rispetterà questa condizione non sarà ammesso all’esame di Stato. L’obiettivo dichiarato è promuovere l’acquisizione di competenze trasversali e tecnico-professionali, favorendo un collegamento diretto tra scuola e mondo del lavoro. Gli studenti, infatti, dovranno prestare particolare attenzione a documentare le ore svolte e le competenze acquisite
Attività assimilabili ai PCTO e chiarimenti sui candidati esterni
Il decreto amplia anche il panorama delle esperienze valide per soddisfare i requisiti del PCTO. Tra queste rientrano:
- esperienze lavorative (sia come dipendenti che come autonomi);
- attività di apprendimento svolte in contesti lavorativi formali o non formali;
- forme di volontariato, stage aziendali, tirocini e apprendistati.
Queste attività devono essere condotte sotto la supervisione di un tutor o un responsabile e mirano all’acquisizione di competenze specifiche in ambito lavorativo. Tali esperienze non possono però essere applicate ai candidati interni che abbiano seguito regolarmente il proprio percorso scolastico, né a coloro che siano stati ammessi agli ultimi anni di corso tramite esami di idoneità.
Particolare attenzione viene riservata ai candidati esterni, per i quali è prevista una documentazione rigorosa. Questi studenti, al momento della presentazione della domanda d’ammissione, devono fornire:
- Il Patto formativo individuale, firmato da studenti e genitori, che descrive il progetto, le competenze attese e gli obblighi legati all’attività.
- Un’attestazione delle competenze raggiunte dalla scuola precedentemente frequentata, inclusiva delle ore svolte.
- Eventuale altra documentazione a supporto.
Per soddisfare i requisiti, le attività documentate devono coprire almeno tre quarti del monte ore previsto dal corso di studi scelto per l’esame.
Un cambiamento che guarda al futuro
L’introduzione del PCTO come requisito obbligatorio sottolinea la volontà di integrare sempre più la dimensione educativa con quella pratica e lavorativa. Questo passo, pur rappresentando una sfida per studenti e istituzioni, mira a preparare i giovani non solo agli esami ma anche alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
L’attenzione alle attività assimilabili e la precisione nei criteri per i candidati esterni segnano un’importante svolta normativa, che avrà effetti significativi sull’organizzazione dei percorsi scolastici e sulle modalità di accesso all’esame di Stato.