The flower of Scotland, il Fiore di Scozia, l’inno scozzese.
Domani oltre 4.280.000 scozzesi, residenti in Scozia e con più di 16 anni di età, voteranno per decidere del proprio futuro. Di per se, un evento storico (non me ne vorranno i Cechi e gli Slovacchi che ci sono già passati), l’applicazione estrema dei principi della democrazia. Se ci pensate, si passa dalle guerre d’indipendenza, ai referendum per l’indipendenza.
Ai curiosi segnalo le banche del Regno Unito c’è un certo nervosismo.
I simboli della Scozia
Simboli ufficiali a parte, la Croce di Sant’Andrea e il Leone rosso rampante, dici Scozia, e cosa ci viene in mente?
Il Kilt ovviamente, con il corollario di cornamusa e borsellino, purché realizzato in tartan.
Le Highlands, che per noi abituati alle Alpi tanto alte non sono, ma che per agli scozzesi evocano tutte le loro grandi storie.
Edimburgo la capitale della Scozia, dark e solida.
Glasgow, la città delle fabbriche e degli operai scozzesi.
Le 790 isole della Scozia, 94 abitate.
I Castelli della Scozia, tanti, ma quanti sono?
Sant’Andrea, il patrono della Scozia, che lo ricorda nella Croce della sua bandiera.
William Wallace, l’eroe nazionale che tutti ricordiamo con la faccia di Mel.
Robert the Bruce, Re di Scozia dopo aver condotto alla vittoria gli scozzesi nelle guerre di indipendenza scozzesi.
Il Whisky, quasi una necessità da quelle parti.
L’Haggis, un insaccato di interiora di pecora, piatto nazionale scozzese.
L’Unicorno, simbolo di saggezza.
Il Pino silvestre, l’albero nazionale della Scozia.
The Thistle, il cardo selvatico, bello e pungente, imho, l’essenza stessa della Scozia.
Foto Wikimedia Commons.