La giuria ha giudicato vincitrici del Premio Maturirà 2011 le seguenti tesine:
Miglior tesina area umanistica
La parola, il suo significato e il suo potere di Valentina Bianchin (Montebelluna)
Il lavoro presentato offre una esaustiva trattazione dell’argomento scelto. L’esposizione risulta nel complesso originale e l’individuazione di autori solitamente non trattati nei programmi curriculari, per supportare le argomentazioni di fondo, evidenziano una buona capacità critica e una autonomia nella individuazione e nella maturazione di itinerari di riflessione personali e nella estrinsecazione di contenuti originali. Il registro linguistico usato è appropriato e le competenze disciplinari trasversali emergono in maniera articolata. La struttura generale del lavoro, anche dal punto di vista della redazione dello stesso è più che adeguata.
Miglior tesina area scientifica
Applicazione delle serie di Fourier di Manuel Zambelli (Verona)
La tesina espone una dettagliata applicazione della matematica nel riconoscimento dei suoni e nella compressione delle immagini digitali. Il lavoro, in parte pubblicato sulla rivista online MatematicaMente della sezione veronese della Mathesis (la coincidenza del nome della rivista della Mathesis con il nome del sito che ha bandito la gara è del tutto casuale) è nato da una collaborazione con la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Verona. L’autore ha poi proceduto in modo autonomo nella parte applicativa e sperimentale utilizzando software come “Mathematica” e LATEX usati prevalentemente nella ricerca universitaria.
Miglior tesina area tecnica
Linee di desiderio di Marco Fenucci (Santa Maria a Monte, Pisa)
L’autore ha realizzato un’applicazione informatica che permette di analizzare la domanda di mobilità relativa agli studenti di una scuola al fine di fornire proposte motivate agli amministratori pubblici e alle aziende di trasporto per pianificare il trasporto pubblico urbano per studenti. Come caso studio l’autore ha applicatolo strumento elaborato ai dati degli studenti della propria scuola. Il lavoro si presenta ben strutturato, curato, completo e descritto con chiarezza.