La notizia ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Da tempo si è discusso sull’importanza del Capolavoro dello studente, ossia un documento “vetrina” in forma digitale in cui l’alunno potrà aggiungere una serie di competenze acquisite durante più anni di studio. Gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori dovranno, quindi, aggiornare il proprio Capolavoro, analizzando attentamente tutte le capacità e conoscenze apprese durante il percorso scolastico. Molti maturandi si sono posti la domanda se il Capolavoro sia oggetto di discussione alla Maturità 2024.
Ebbene, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficialmente comunicato che il Capolavoro non verrà discusso durante l’esame orale di Maturità. Secondo lo stesso dicastero, il documento in discussione non si unirà al Curriculum di ogni singolo studente. Inoltre, il Capolavoro non è previsto come requisito per accedere alla stessa Maturità.
E’ bene specificare, però, che il Curriculum dello Studente sarà, invece, preso in considerazione dai docenti che formeranno la commissione d’esame.
La direttiva che ufficializza la decisione del Ministero
La norma ministeriale che stabilisce in via ufficiale la comunicazione del MIM è la numero 1616 del 17 maggio, dove viene ribadita l’importanza del Capolavoro dello studente come “strumento” importante per il suo futuro, ma non necessario per la Maturità 2024.
A tal proposito, la normativa comunica:
” E’ opportuno precisare che il Capolavoro non è oggetto del colloquio d’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e non va a confluire direttamente nel Curriculum dello Studente, di cui tiene conto la Commissione nello svolgimento del colloquio”.
Quindi, lo studente che affronterà la Maturità 2024 dovrà mettere a disposizione della commissione tutti gli elementi e le informazioni stilate nel personale Curriculum, in cui non sarà prevista la presenza del Capolavoro.
Un Capolavoro distintivo potrà “valorizzare” comunque gli studenti più meritevoli al colloquio
Sebbene secondo la normativa del MIM il Capolavoro non sarà oggetto d’esame alla Maturità, qualora il documento fosse particolarmente rappresentativo e significativo, i docenti potrebbero far riferimento allo stesso. In questo caso, l’obiettivo è valorizzare di più il percorso scolastico dell’alunno, il quale potrebbe aver raggiunto dei risultati lodevoli.
Il Ministero nella sezione delle FAQ sui propri portali, ha ribadito che il Capolavoro è comunque uno “strumento” importante per gli alunni comunicando:
” Il Capolavoro non è di per sé oggetto di colloquio e non va a confluire direttamente nel Curriculum dello Studente, ma può essere valorizzato al pari delle informazioni presenti nel “Percorso di studi” e “Sviluppo competenze” se particolarmente rappresentativo di una attività di significativo interesse svolta in ambito scolastico o extrascolastico”.
Insomma, i maturandi possono “tranquillizzarsi” sugli aggiornamenti inerenti al proprio Capolavoro. Il documento in questione dovrebbe essere un significativo “mezzo” per dimostrare in futuro di avere le giuste competenze e abilità.