Troppo caldo per tornare sui banchi di scuola a settembre
Ebbene anche questa estate 2024, dopo diversi temporali tra i mesi di aprile e giugno, è sfociata nel caldo torrido, soprattutto in alcune regioni del Centro e Sud Italia.
Con tale premessa, il Coordinamento Nazionale Docenti (CNDDU) ha diramato un comunicato dove espone la proposta di far riprendere le attività scolastiche nel mese di ottobre.
Il motivo del posticipo di inizio lezioni
Che il caldo non consenta una piena concentrazione è un dato di fatto. Per questo molti studenti e anche lavoratori si trovano a fare i conti con uno stato di malessere durante il periodo estivo. La capacità e la produttività diminuiscono a causa della scarsa capacità di operare con concentrazione. Per tale motivo, viste anche alcune lamentele palesatesi nelle ultime settimane dello scorso anno scolastico, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani ha proposto uno slittamento dell’inizio delle scuole. La motivazione sarebbe inerente le eccessive temperature e la mancanza di aria condizionata in molte aule.
Consapevoli di non poter cambiare la situazione climatica, ci sarebbe la possibilità di limitare il problema, evitando di andare a scuola nelle settimane di settembre che ancora vedono il termometro molto alto.
Ovviamente non c’è ancora nulla di certo, poiché si tratta di una proposta che dovrà essere vagliata dagli organi e dagli enti preposti.
Il comunicato redatto dal CNDDU
Un comunicato stampa è diventato lo strumento con cui il CNDDU ha lanciato ufficialmente la richiesta di slittamento di inizio anno scolastico 2024/2025. Stando a quanto espresso, le scuole potrebbero iniziare non nel mese di settembre, ma qualche settimana dopo, arrivando così al mese di ottobre.
Ecco quanto esposto dal comunicato:
“In considerazione delle elevate temperature che si registrano e si registreranno nel Centro-Sud, e considerando che moltissime scuole non sono provviste di condizionatori, si richiede di modificare i calendari regionali, posticipando l’apertura dell’attività scolastica tra fine settembre e inizio ottobre. In caso contrario, si potrebbero dotare le aule di impianti di impianti di condizionamento, ricordando che le scuole anche nei mesi di luglio e agosto prevedono corsi di recupero ed esami. Diventa sempre più difficile ad adattarsi a temperature che oscillano intorno a 35 °C, e pretendere da docenti e studenti un abbigliamento consono al contesto scolastico. Inoltre, sia l’apprendimento, sia l’insegnamento in un ambiente così avverso risulta poco efficace”.
Inoltre, nel testo è stata aggiunta anche una frase relativa al pericolo di salute del personale scolastico e degli studenti. Infatti:
“Con le temperature elevate e il tasso di umidità alto, oltre alla scarsa ventilazione, il colpo di calore potrebbe rivelarsi un problema ancora maggiore, colpendo con conseguenze anche letali i più fragili e i più sensibili”.
Una volta che tale proposta sarà passata al vaglio delle istituzioni, si potranno avere ulteriori aggiornamenti in merito, valutando la fattibilità della proposta.