La Camera dei deputati ed il Senato sono concordi nel chiedere un aumento delle risorse da destinare alla scuola in modo da adeguarle alla media europea. E’ la richiesta avanzata dalla VII commissione della Camera dei Deputati al Governo, insieme ad altri interventi mirati al settore istruzione e contenuti nel Documento di economia e finanza (DEF). In particolare, nel documento si legge:
“Si segnala al Governo la necessità di disporre un ulteriore adeguamento quantitativo delle risorse da destinare al comparto della scuola indicando come obiettivo programmatico di lungo termine il raggiungimento del valore della media europea dell’indice di spesa per l’istruzione in rapporto al Prodotto interno lordo”.
L’obiettivo sul lungo termine è il raggiungimento di quella che è la media europea degli investimenti.
Diminuita la spesa per la scuola a causa del fattore demografico
La richiesta arriva a seguito dell’effettiva diminuzione della spesa per la scuola derivante dal calo degli studenti previsto dato che, in base a quelle che saranno le future dinamiche demografiche, si prevede un minor numero di allievi sui banchi (si stima che, per colpa della denatalità, l’anno prossimo ci saranno oltre 120mila alunni in meno). La previsione di calo della spesa scolastica pari al 4% nel 2020, arriverebbe al 3,5% del 2025, per poi mantenersi stabile per gli anni a venire.
Parlamento chiede aumento fondi per la scuola
Ma cosa chiede, la commissione, in quanto ai fondi per la scuola? La proposta avanzata sta nel destinare le risorse derivanti dalla riduzione della spesa per l’istruzione, ora a disposizione, nel medesimo settore a beneficio dei giovani e delle future generazioni. La motivazione addotta dalla stessa sta nella necessità di tenere conto che “per lo sviluppo e la competitività del Paese è imprescindibile un deciso salto di qualità nell’investimento nel capitale umano”.
Per questo, si chiede di puntare maggiormente sulla formazione degli insegnanti scolastici – tema che sta molto a cuore al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – in tutte le sue fasi, dal reclutamento alla formazione continua. Nel documento si chiede, infatti che:
“si intervenga sulla formazione iniziale dei docenti, nel senso indicato nelle premesse, riconoscendone la centralità quale momento formativo in cui acquisire le effettive competenze, non solo disciplinari, che gli insegnanti devono possedere. Infine siano potenziate le risorse destinate alla formazione continua dei docenti”.
Altri investimenti hanno riguardato la proroga degli incarichi dei docenti assunti a causa dello stato d’emergenza causato dal Covid e dalla relativa pandemia, e l’aumento delle risorse al Fondo di solidarietà comunale per potenziare l’offerta relativa all’istruzione dei più piccoli, sia per quanto riguarda gli asili nido che i servizi educativi per l’infanzia più in genere.