Il successo delle università digitali: l'89% degli studenti ci si iscriverebbe - Studentville

Il successo delle università digitali: l'89% degli studenti ci si iscriverebbe

Lo studio della Fondazione Einaudi rivela come le università digitali stiano cambiando il panorama dell'istruzione in Italia.
Il successo delle università digitali: l'89% degli studenti ci si iscriverebbe

Gli studenti universitari italiani sono chiamati ad affrontare sempre più sfide, tra cui il costo elevato degli affitti, i problemi logistici legati agli spostamenti e la difficoltà di conciliare lo studio con il lavoro necessario a sostenere queste spese. Questi fattori rappresentano ormai una barriera all’accesso all’istruzione universitaria, creando un divario sociale da non sottovalutare che influisce sulle future opportunità professionali dei giovani e sulla società nel suo complesso.

Un recente rapporto elaborato dalla Fondazione Luigi Einaudi e intitolato “Le università digitali come fattore di riduzione delle disuguaglianze” mette in luce l’importanza delle università online nell’attuale panorama dell’istruzione superiore in Italia.

Come evolve il mondo dell’istruzione

Il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Andrea Cangini, ha sottolineato come il mondo stia evolvendo, con università pubbliche e private che si stanno adeguando per raggiungere gli studenti a distanza: «Il mondo cambia, importanti università pubbliche e private si attrezzano per raggiungere i propri studenti a distanza. Nell’era dello smart working, la domanda crescente sta affinando e qualificando l’offerta delle università digitali, oggi più che mai intese come fattore di riduzione delle diseguaglianze territoriali e sociali». E le sue parole sono supportate dai dati Istat sul numero degli iscritti alle università digitali, passati da poco più di 40mila nel 2012, agli oltre 160mila del 2021.

Il rapporto della Fondazione Einaudi esamina statistiche dettagliate relative al numero di iscritti e laureati in Italia, con particolare attenzione alle percentuali di genere, età e provenienza geografica e sociale. Questa analisi rivela i punti di forza delle università digitali in termini di organizzazione degli studi, sostenibilità economica e digitalizzazione.

Il ruolo del Parlamento nel sostenere le università digitali

Il paper è stato presentato in Senato in questi giorni. Il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni, ha riconosciuto l’importanza dell’insegnamento a distanza: «L’insegnamento a distanza è una grande occasione che si offre ai nostri giovani e a tutti coloro che vogliono migliorare la loro conoscenza e acquisire un titolo di studio. Abbiamo già vissuto nel recente passato, durante il Covid, quanto siano importanti gli strumenti digitali».

Il senatore Roberto Marti, presidente della commissione Cultura del Senato, ha annunciato l’impegno del Senato nell’approfondire il tema della crescita delle università digitali in Italia come strumento di riduzione delle disuguaglianze. Questo impegno testimonia il riconoscimento del valore di questi atenei nella costruzione di una società aperta e nelle opportunità offerte ai cittadini.

Il rapporto di Euromedia Research

All’incontro tenuto al Senato sono intervenuti anche esperti del settore, tra cui Alessandra Ghisleri, che ha presentato i risultati di un’indagine condotta da Euromedia Research.
I risultati di questa indagine hanno rivelato che il 27,5% dei giovani intervistati, compresi nella fascia di età 17-24 anni, ritiene che le università digitali siano un simbolo del cambiamento radicale che ha interessato la società, specialmente dopo la pandemia di COVID-19; il 15% poi crede che le università telematiche rappresentino il futuro dell’istruzione.

Per chi preferisce rimanere vicino a casa, gli atenei online offrono maggiori possibilità: l’89% degli intervistati si iscriverebbe a un’università digitale se il corso di laurea desiderato non è presente nella loro città o zona di residenza. Inoltre, le università telematiche sono considerate più sostenibili rispetto a quelle tradizionali, con il 48% degli intervistati a favore delle prime rispetto al 17% per le seconde. Questo è in gran parte dovuto all’assenza di costi aggiuntivi, come abbonamenti ai mezzi pubblici, vitto e alloggio, e alla maggiore flessibilità grazie all’accesso online a lezioni online e materiale didattico.

Il promettente futuro delle università digitali

La crescita dei corsi di laurea online è una realtà ormai evidente: l’aumento significativo del numero di iscritti e i riscontri positivi emersi da queste indagini non fanno che confermare un fatto già noto negli ultimi anni. Queste istituzioni rappresentano un’opportunità significativa per ridurre le disuguaglianze esistenti in Italia, offrendo facile accesso all’istruzione a un’ampia gamma di studenti, anche lavoratori, compresi coloro che provengono da aree geografiche svantaggiate o da famiglie a basso reddito.

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