Il rientro a scuola è ormai alle porte per migliaia di studenti italiani che si preparano a passare le giornate tra i banchi di scuola. Tuttavia, in Italia, gli studenti che hanno ricevuto una diagnosi di celiachia sono 30mila, circa il 14% dei diagnosticati secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, facendo riferimento al 2021.
I progetti di AIC
A tal proposito per sensibilizzare sull’argomento e soprattutto per mettere al corrente gli insegnanti degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria di primo e secondo grado, l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha dato alla luce un progetto “In fuga dal glutine”. Il progetto consiste nel portare nelle scuole giochi collettivi, quaderni didattici e favole in modo tale che gli insegnanti possano spiegare agli alunni cos’è la celiachia e contemporaneamente educare alla diversità, che può essere alimentare o culturale.
Un altro progetto istituito da AIC è “A scuola di celiachia”. Nello specifico è rivolto agli Istituti Alberghieri con lo scopo di fornire conoscenze solide sulla celiachia e sulle esigenze nutrizionali di un celiaco.
Nel 2005 in Italia è stata emanata la legge quadro n.12372005 che tutela tutte le persone celiache e che nelle mense è obbligatorio fornire pasti senza glutine previa richiesta dell’interessato.
“Attualmente il diritto al pasto senza glutine nelle mense della scuola pubblica è ampiamente garantito in tutta Italia. Possono ancora esserci specifici casi di mancata o parziale applicazione, come la richiesta di fornire alcuni alimenti da casa, su cui AIC intende intervenire: la dieta speciale senza glutine deve essere sempre garantita, essere analoga per tipologia di piatti e valori nutrizionali a quella degli altri studenti e non richiedere costi aggiuntivi alla famiglia” spiega Rossella Valmarana, Presidente di AIC – Associazione Italiana Celiachia “Il rientro a scuola rappresenta per bambini e ragazzi un momento significativo ed è fondamentale che possano viverlo con gioia: AIC lavora per garantire ai tantissimi studenti celiaci, e ai loro genitori, il diritto di affrontare il nuovo anno scolastico con serenità. Per questo abbiamo deciso di stilare e diffondere alcuni consigli pratici dedicati a genitori e insegnanti.”
Gli alunni celiaci possono mangiare insieme ai compagni: come richiedere la dieta senza glutine
Gli alunni che hanno problemi di celiachia possono assolutamente mangiare insieme ai compagni stando attenti a non contaminare il proprio pasto con il cibo degli altri compagni. Il momento del pasto è un momento di condivisione e dunque “isolare” chi è celiaco contribuirebbe solamente al fenomeno della diversità.
Anche durante le attività scolastiche, lo studente celiaco può tranquillamente partecipare alle attività insieme al resto della classe. L’unica eccezione potrebbe esserci nel momento in cui l’attività prevede l’utilizzo di farine o cibi che potrebbero contenere glutine. In questo caso è opportuno che i genitori autorizzino l’attività e nel caso che il ragazzo stia attento a non toccarsi il viso con le mani di farina e che dopo l’attività si lavi accuratamente le mani e metta un grembiule pulito.
Per richiedere la dieta senza glutine è necessario rivolgersi alla propria Scuola o Comune compilando l’eventuale modulistica ed allegare la certificazione attestante la diagnosi rilasciata dal proprio medico.
Gite scolastiche e pranzi fuori
Per quanto riguarda le gite scolastiche che prevedono un pranzo fuori è opportuno che la scuola segnali in tempo che il/la ragazzo/a è celiaco e che gli venga fornito un pasto adeguato alle proprie esigenze. AIC ha messo a disposizione una guida con oltre 4000 mila locali informati sulla celiachia che le scuole e i genitori possono consultare precedentemente alla scelta della destinazione e del luogo del soggiorno.