In gita senza smartphone: è stato recentemente reso pubblico sui quotidiani l’interessante esperimento che si è svolto in una scuola di Roma. In occasione di una gita scolastica, prima di salire sul pullman agli studenti è stato chiesto di consegnare ai professori il proprio cellulare, che sarebbe stato custodito da questi ultimi durante tutta la durata del viaggio. Già, ma come l’hanno presa i ragazzi, e come i loro genitori che, vi anticipiamo, non sono stati del tutto d’accordo?
In gita senza smartphone, succede in una scuola di Roma
Ebbene sì, questa decisione ha suscitato alcune proteste da parte di mamme e papà preoccupati per la sicurezza dei propri figli, ma la scuola ha mantenuto irremovibile la propria posizione. E non è un caso isolato: sempre più istituti scolastici stanno adottando regole rigide sull’utilizzo dei telefoni cellulari durante i viaggi di istruzione, al fine di promuovere l’esperienza autentica e liberare gli studenti dalle distrazioni della rete. La pratica ultimamente è quella di consegnare il proprio cellulare ai professori durante le visite guidate e di vederselo riconsegnare al termine di queste e solo in determinati momenti della giornata. Momenti che i ragazzi possono sfruttare per telefonare alla propria famiglia, aggiornarla su quanto fatto e rassicurarla. Un’abitudine che, checché se ne dica, permette ai ragazzi di concentrarsi sull’esperienza dal vivo e godersi il momento senza interruzioni, eliminando di fatto la tentazione di aprire l’app di Instagram o di Tik Tok e l’inevitabile distrazione che ne deriva.
In gita senza smartphone, cosa ne pensano i genitori
Sappiamo bene come la genitorialità sia vissuta in Italia. La famiglia è un valore molto importante, e i genitori cercano di fornire in ogni modo un ambiente sicuro per i loro figli. Risultando spesso iperprotettivi. Questa scelta, quindi, potrebbe risultare difficile da accettare da parte di quelli che vogliono rimanere sempre in contatto con i propri figli e controllare la loro posizione. Ma il fine del viaggio è di permettere un’esperienza genuina e autentica, lasciando da parte l’utilizzo della tecnologia e immergendosi completamente nel momento presente.
Senza la tentazione di condividere foto e aggiornamenti in tempo reale sui social, gli studenti possono apprezzare appieno la bellezza del luogo visitato, l’emozione di scoprire nuove culture e tradizioni, e condividere queste esperienze con i propri compagni di classe. Insomma, nonostante possa far discutere, il divieto di utilizzare i telefoni cellulari durante le gite scolastiche potrebbe avere più di un risvolto positivo, se preso nel giusto modo.
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