In Italia, 1 persona su 6 convive con disturbi psichici: allarme per giovani e anziani

In Italia, 1 persona su 6 con disturbi psichici: allarme giovani e anziani

In Italia, una persona su sei convive con un disturbo mentale, un fenomeno in aumento a causa della pandemia e delle crescenti disuguaglianze sociali.
In Italia, 1 persona su 6 con disturbi psichici: allarme giovani e anziani

In Italia, una persona su sei convive con un disturbo mentale, un fenomeno che ha registrato un preoccupante aumento negli ultimi anni a causa della pandemia, dei conflitti internazionali, della crisi economica e delle crescenti disuguaglianze sociali. Queste problematiche colpiscono particolarmente giovani e anziani, con un incremento significativo di sindromi depressive, disturbi alimentari, autolesionismo e tendenze suicide.

L’allarme è stato lanciato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci durante il convegno per il Giubileo della salute mentale tenutosi a Roma. I dati provengono dall’ultimo Rapporto annuale sulla salute mentale, evidenziando un costante aumento degli utenti assistiti dai servizi psichiatrici territoriali e sottolineando l’urgente necessità di interventi mirati per fronteggiare questa emergenza sanitaria e sociale.

Prevenzione e diagnosi precoce: il Piano nazionale punta su scuole e maternità

I dati mostrano una realtà preoccupante: il 75% dei disturbi mentali si manifesta entro i 25 anni, con quasi la metà che emerge già prima dei 16 anni. Questa precocità rappresenta un campanello d’allarme significativo, poiché i disturbi non trattati possono avere conseguenze durature nell’età adulta.

Per fronteggiare questa emergenza, il Piano della prevenzione del governo italiano ha deciso di concentrare risorse ed energie sui più giovani. Sono stati stanziati 10 milioni di euro per il 2025 destinati specificamente al sostegno psicologico nelle scuole.

Un’altra area critica identificata è la depressione perinatale, che colpisce una donna su cinque durante la gravidanza o nel periodo post-parto. Il nuovo Piano nazionale salute mentale, la cui pubblicazione è imminente, includerà linee guida aggiornate su depressione e dipendenze, adottando un approccio intersettoriale in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea.

Lotta allo stigma e investimenti per la salute mentale

Il superamento dello stigma sociale rappresenta una delle sfide più importanti nell’ambito della salute mentale. Questo pregiudizio culturale continua a ostacolare non solo l’accesso alle cure per chi soffre di disturbi psichici, ma compromette anche l’inclusione in contesti fondamentali come scuola e lavoro, creando un circolo vizioso di emarginazione.

Le persone affette da problemi di salute mentale spesso evitano di cercare aiuto proprio per timore di essere etichettate o discriminate.

Sul fronte degli investimenti, la recente legge di Bilancio ha previsto uno stanziamento significativo di 18,5 milioni di euro a partire dal 2026 destinati al Fondo per le dipendenze patologiche, riconoscendo la crescente diffusione di queste problematiche nella società italiana.

Parallelamente, il ministero sta finanziando specifiche campagne informative mirate a contrastare i disturbi alimentari, la cui incidenza è drammaticamente aumentata soprattutto tra i giovani negli ultimi anni.

L’obiettivo dichiarato dal ministro Schillaci è quello di promuovere un approccio integrato che non solo rafforzi i servizi territoriali garantendo cure tempestive, ma contribuisca anche a un necessario cambiamento culturale per una società più accogliente e inclusiva.

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