Andare a scuola senza un peso sulle spalle si può: è quanto accade da 20 anni in Toscana e in altre scuole italiane grazie al progetto Senza Zaino. L’iniziativa, attiva in diversi istituti, è finalizzata all’introduzione di metodi educativi all’avanguardia, iniziando proprio dall’eliminazione del “fardello” dello zaino.
I creatori di questo approccio ritengono che eliminare lo zaino possa rappresentare per gli studenti un passaggio liminare fortemente simbolico quanto concreto. A disposizione dei ragazzi resta solo una cartellina destinata a contenere i compiti a casa: tutti i materiali di cui possono avere bisogno durante l’orario scolastico sono messi a disposizione nelle aule e in ogni ambiente comune della scuola.
Senza Zaino: in Toscana un approccio nuovo per cambiare la scuola
La mentalità “senza zaino” vuole portare una ventata di freschezza nella quotidianità scolastica e il numero di scuole in tutta la Penisola che aderiscono al progetto aumenta costantemente: il perno concettuale intorno al quale ruota l’azione è rappresentato dalla volontà di rendere la scuola sempre più adatta ad affrontare le nuove sfide del futuro, per favorire la crescita dei più giovani nelle migliori condizioni possibili.
I tre valori fondanti dell’associazione che ha dato vita a questo tipo di esperienza sono ospitalità, responsabilità e comunità: tre concetti da vivificare e rendere sempre presenti e reali nella comunità scolastica, in una prospettiva di cambiamento permanente e reattivo della realtà educativa.
In merito al valore dell’Ospitalità, il rinnovamento della didattica parte proprio dal ripensamento degli spazi della scuola, sulla base di quattro dimensioni: il valore pedagogico dell’ambiente come soggetto che partecipa al progetto educativo; la vivibilità, il senso estetico, il comfort; la sicurezza, il benessere, la salute e l’ecologia e il rispetto dell’ambiente.
Di conseguenza, gli ambienti scolastici, a partire dalle aule fino a comprendere l’intero edificio scolastico e gli spazi esterni, sono ripensati e riorganizzati in maniera da essere accoglienti, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente.
I valori di ospitalità, responsabilità e comunità alla base di una rivoluzione del sistema educativo
Il secondo valore, quello della Responsabilità, come recita il sito dell’associazione, “fa riferimento alla libera adesione dell’allievo, nella convinzione che la crescita armonica e un’adeguata maturazione abbiano luogo nella misura in cui la persona è in grado di cogliere il significato di ciò che è proposto e per cui sono mobilitate le sue risorse interiori (cognitive, emotive, affettive) ed è richiesta la sua motivazione”.
Gli spazi dell’aula e della scuola, in Senza Zaino, sono organizzati insomma per rendere viva l’idea di Comunità e permettere l’incontro e il lavoro condiviso dei docenti e degli allievi. La comunità scolastica è nello stesso momento una comunità di apprendimento, collegiale, di cura, inclusiva e di ricerca.
Lo scopo del progetto Senza Zaino è in sintesi quello di trasformare la scuola in un vero e proprio sistema di relazioni. Prendersi cura di queste relazioni è uno spunto interessante per le prospettive future dell’istituzione scolastica, in quanto favorisce la collaborazione e comportamenti prosociali, in grado di incrementare la condivisione e la negoziazione dei significati.