Tutti i cambiamenti previsti per il 2025
Sembra ormai da diverso tempo che il tema degli aumenti salariali del personale scolastico sia ancora molto acceso. Le misure previste dalla Legge di Bilancio 2025 e le riforme correlate rappresentano un significativo passo avanti nella valorizzazione del personale scolastico e nella promozione di un sistema educativo di qualità, dove gli incrementi delle retribuzioni sono definiti “progressivi” un un periodo specifico, ossia dal 2025 al 2030.
Il Ministro del MIM Giuseppe Valditara ha specificato tali misure, ribadendo che uno degli tanti obiettivi del Governo è quello di dare maggiori incentivi ai responsabili dei plessi scolastici e non solo.
Gli aumenti e “miglioramenti” nel dettaglio
Come detto in precedenza, la Legge di Bilancio 2025 introduce significativi aumenti salariali per il personale scolastico. Per essere più precisi, ci sarà un aumento dell’1,8% per ciascun anno del triennio 2025-2027, seguito da un incremento dell’1,9% nel 2028 e un aumento del 2% per il biennio 2029-2030.
Codesta iniziativa rappresenta un passo molto importante verso il riconoscimento del valore della professione svolta dagli insegnanti e dall’intero personale ATA, contribuendo a migliorare le condizioni economiche di chi opera nel settore dell’istruzione.
Oltre agli aumenti salariali, il Governo ha previsto anche un incremento del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Nel 2024, questo fondo aveva già avuto un incremento di 13,7 milioni di euro, destinati a sostenere le azioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e a gestire le pratiche pensionistiche nel nuovo sistema dell’INPS.
Il Ministro del MIM ha confermato che, a partire dal 2025, ulteriori risorse saranno destinate per potenziare l’offerta formativa, favorendo così una didattica più adeguata alle esigenze degli studenti e del personale scolastico.
Cosa tratta la “Riforma del Docente Stabilmente Incentivato”?
Il Ministero dell’Istruzione ha anche delineato una riforma della figura del “Docente Stabilmente Incentivato“, come indicato nello schema dell’Atto di indirizzo del CCNL 2022-2024.
Codesto intervento prevede l’allocazione di risorse finanziarie per il potenziamento di ruoli strategici all’interno degli istituti scolastici. Tra questi ruoli “più valorizzati”, spiccano i docenti tutor e orientatori, che svolgono un’importante funzione di supporto per gli studenti nella scelta del proprio percorso formativo. Già a partire dal 2025 , i tutor potranno guadagnare fino a 5.000 euro, a testimonianza del valore attribuito a questa figura professionale.
Inoltre, sono previsti incentivi per i collaboratori del dirigente scolastico, che svolgono compiti organizzativi e di gestione, e per i responsabili di plesso e “di progetto”, che rivestono un ruolo fondamentale nella gestione delle istituzioni scolastiche. Gli incentivi per queste figure saranno definiti nel contesto del rinnovo contrattuale, sottolineando l’importanza di riconoscere le responsabilità e il lavoro di chi contribuisce attivamente al funzionamento del sistema scolastico.
In conclusione, il MIM dal 2025 vorrebbe agevolare e sostenere una maggiore innovazione didattica, prevista appunto dal PNRR.