L’episodio di violenza riportato dal Tirreno ed avente come protagonista un’insegnante aggredita – seppur verbalmente – da un suo alunno, non è che uno dei tanti esempi di un problema sempre più diffuso che coinvolge i professori: la violenza psicologica e fisica da parte degli studenti. Questo tipo di violenza, lo abbiamo visto più volte, può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica degli insegnanti. Ma può anche influire negativamente sulla loro capacità di fornire un’istruzione di qualità ai loro studenti. Ma come sono andate le cose? E cosa rischia l’alunno? Vediamolo nel dettaglio.
Insegnante aggredita da alunno per aver sbagliato a scrivere il voto
La violenza contro gli insegnanti non è un fenomeno nuovo, ma sembra essersi intensificato negli ultimi anni. Secondo i testimoni presenti, sembra che lo studente abbia chiesto alla docente di correggere il voto che aveva riportato sul registro elettronico alla fine della lezione di inglese. Tuttavia, la situazione è presto degenerata quando lo studente ha seguito l’insegnante nella sala docenti, alzando la voce e offendendola. La situazione si è poi aggravata quando, probabilmente sfogando la sua frustrazione, ha colpito la macchinetta del caffè.
Nonostante il preside non fosse presente durante l’incidente, ha convocato immediatamente entrambe le parti coinvolte parlando con loro. In seguito alla valutazione degli elementi raccolti, ha deciso di mandare sia la docente che lo studente a casa. A riguardo, ha definito l’episodio una situazione “complessa”. Ha aggiunto che le cose sarebbero potute andare diversamente, e che i due avrebbero potuto tranquillamente risolverle in modo civile. Tuttavia, sembra che ad incidere sull’evolversi del battibecco in una quasi lite sia stato un eccesso emotivo da parte del ragazzo.
Violenza sugli insegnanti, un fenomeno sempre più preoccupante
L’insegnante, spaventata dalla reazione dello studente, aveva subito chiamato i Carabinieri che, giunti sul posto, hanno identificato lo studente, ma non hanno proceduto con una denuncia formale. Nella relazione che la docente ha consegnato al preside, si fa riferimento esclusivamente a offese verbali. Il ragazzo ha successivamente chiesto scusa alla professoressa: questo gli fa onore, ma il dirigente scolastico ha ritenuto che non fosse sufficiente ad evitargli un provvedimento disciplinare. Non è ancora noto se gli costerà una nota, una sospensione o altro. Situazioni come queste possono essere evitate attraverso una comunicazione chiara e rispettosa tra le parti. Ed è quello che pensa anche il dirigente dell’istituto, per il quale è fondamentale che gli studenti imparino a gestire le proprie emozioni e frustrazioni in modo positivo e costruttivo, evitando di reagire in modo impulsivo come in questo caso.
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