Le correzioni sui propri compiti in classe non sono mai state apprezzate dagli studenti, ma sembrerebbe che una innovativa tendenza didattica stia spopolando, partendo in primis dal mondo social. Si tratta dell’utilizzo della “penna verde” per sottolineare tutto ciò che è corretto all’interno di un test o compito di un alunno. La nuova metodologia di correzione, decisamente alternativa e interessante soprattutto per i ragazzi, è stata proposta da una insegnante, di nome Giorgia, molto attiva sulla piattaforma TikTok.
L’idea condivisa dalla docente su un post pubblicato su Webboh, potrebbe divenire un ottimo spunto per dare importanza anche a tutti i pensieri o idee corretti espressi in un compito scritto.
Infatti, in merito all’utilizzo della penna verde, la docente ha dichiarato:
“Ciò che mi può piacere è l’utilizzo di una parola, di un aggettivo, di un’espressione ma anche il significato che si vuole esprimere con un’intera frase. Credo sia giusto bilanciare l’errore con il particolarmente corretto.”
Inoltre ha aggiunto:
“Con la penna verde, si sottolineano solo quelle frasi, quegli aggettivi o parole particolarmente corrette o significative. L’espressione di soddisfazione che un alunno o alunna assume nel vedere del verde sul suo tema, è impagabile per me.”
Giorgia è una professoressa di lingua italiana, molto attiva sui social, esponente di una didattica innovativa, propositiva e maggiormente educativa, che possa migliorare l’apprendimento e la motivazione dei propri studenti a scuola.
Chi ha utilizzato il metodo della “penna verde”?
A quanto risulta, non è stata l’insegnante di italiano Giorgia a “inventare” questo metodo correttivo. In realtà, un’altra persona, in precedenza, ha ritenuto che l’utilizzo della penna verde possa divenire un’alternativa pedagogica costruttiva. La stessa docente TikToker ha confessato di aver ricevuto l’ispirazione da un suo vecchio insegnante, specializzato in Storia della Lingua Italiana, ossia il Prof. Luca Serianni.
Infatti, Serianni è stato un importante linguista italiano, e la stessa professoressa si è espressa così in merito allo studioso:
“Ci tengo a sottolineare, che questa tecnica l’ho ripresa dal mio ex professore di Storia della Lingua italiana, nonché uno dei maggiori linguisti italiani, Luca Serianni. Usava la metodologia correttiva con la penna verde per correggere gli scritti e ho pensato sin da subito di farla mia, perché credo sia giusto bilanciare l’errore con il particolarmente corretto.”
Insomma, sembrerebbe che questo nuovo metodo possa diventare uno spunto costruttivo per gli insegnanti, i quali non dovranno solamente correggere ciò che è sbagliato nei compiti dei propri allievi, ma anche valorizzare con un semplice “segno verde” la correttezza di un sostantivo, di un aggettivo o di un concetto.
Quali sono i benefici dell’uso della penna verde?
Diversi possono essere i vantaggi per un docente nell’utilizzare il metodo della “penna verde”. Tra questi, secondo diversi psicologi infantili e pedagogisti, l’uso del verde nelle correzioni potrebbe incentivare il ragazzo a riconoscere il professore non solo come una figura “punitiva” che corregge gli errori, ma anche una persona in grado di valorizzare ciò che gli alunni esprimono correttamente.
Inoltre, solitamente le continue correzioni con la penna rossa possono ostacolare l’autostima e la capacità espressiva degli studenti. Ecco perché evidenziare nomi, aggettivi e frasi corrette con la penna verde nei compiti potrebbe essere una tecnica maggiormente educativa e costruttiva per i ragazzi.