Al momento sono le figure più ricercate, ma non esiste ancora un curriculum universitario ad hoc. Roma per ora è in testa, con diversi corsi che integrano l’intelligenza artificiale all’interno di altre facoltà.
Ormai non è più una novità: l’intelligenza artificiale (IA) è entrata a far parte delle nostre vite, diventando anche uno dei principali trend economici del momento. Per questo motivo, le aziende hanno iniziato a cercare esperti nel settore e la richiesta di professionisti sembra aumentare giorno dopo giorno. Per rispondere alla crescente domanda del mercato del lavoro, le università romane hanno recentemente istituito una ventina di corsi e dottorati che affrontano queste tematiche in maniera verticale o interdisciplinare.
I corsi universitari a Roma: una mappatura dell’ecosistema dell’IA
L’associazione di settore Aixia ha condotto una mappatura dei corsi e dei dottorati relativi all’IA, evidenziando che, fra tutte le città italiane, Roma è all’avanguardia nella formazione di esperti in questo campo. Al momento, però, non esiste ancora un curriculum ad hoc, quindi gli insegnamenti sono distribuiti all’interno di diverse facoltà.
Nelle università romane è quindi possibile trovare numerosi corsi e dottorati nel campo dell’IA. Ad esempio, l’Università Roma Tre offre moduli online gratuiti su “Elements of AI”, mentre la Sapienza ha inaugurato il corso in Filosofia e Intelligenza Artificiale, focalizzato sulle ricadute etiche dell’innovazione tecnologica; UniCusano, invece, ha da poco attivato altri corsi che comprendono big data, algoritmi e identità digitali applicate alla comunicazione.
Una concentrazione di opportunità in diversi ambiti di studio
Le opportunità per gli studenti sono concentrate principalmente nelle classi di laurea di Ingegneria dell’Informazione, Scienze e Tecnologie Informatiche, Informatica e Ingegneria Informatica. Il machine learning rappresenta uno degli ambiti più attrattivi, con un tasso di occupazione che si avvicina al 100%.
Guardando più nel dettaglio, per quanto riguarda le lauree triennali le opportunità si concentrano nelle classi di laurea di Ingegneria dell’informazione (L08) e Scienze e tecnologie informatiche (L31); nelle magistrali in Informatica (Lm18) e Ingegneria informatica (Lm32).
Parlando dei risultati della mappatura, Gabriele Greco, presidente di Aixia, ha affermato «Il tasso di occupazione è incredibile, quasi il 100%. Sin dal triennio gli studenti vengono presi d’assalto dalle aziende e nei periodi di stage e di scrittura della tesi già iniziano a lavorare, non proseguendo gli studi. Nonostante ciò, la domanda di questi profili resta alta e la scarsità di talenti è la prima causa della poca diffusione dell’Ia nelle piccole e medie imprese. Oggi sul mercato mancano specialisti dei dati, programmatori e architetti di reti neurali».
Il ruolo del Campus Bio-Medico di Roma
Il Campus Bio-Medico di Roma si distingue per la sua leadership nel settore salute con un dottorato che fornisce un patrimonio trasversale di conoscenze e strumenti unico nel suo genere, con applicazioni che vanno dalla ricerca medica alla robotica.
Paolo Soda, coordinatore del dottorato per il ramo scienze della vita, spiega: «I vincitori del bando accedono a un patrimonio trasversale di saperi e strumenti unico nel suo genere. Molti progetti riguardano il miglioramento dell’estrazione delle conoscenze utili ad aiutare le equipe a prendere decisioni. Sono però in aumento le applicazioni sia nella ricerca medica su malattie come la sclerosi multipla, sia nella robotica finalizzata ad automatizzare quelle pratiche per le quali l’intervento umano non è necessario».