Procedura interpelli
Per l’anno scolastico 2024/25, la procedura di interpello, regolata dall’art. 13 comma 23 dell’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024, ha sostituito il precedente meccanismo delle MAD (domande di messa a disposizione), che negli anni passati ha generato molteplici criticità all’interno delle scuole. Già nelle prime settimane di attività didattica, è emerso chiaramente come, per alcune classi di concorso, l’interpello rappresenti una soluzione essenziale per coprire le supplenze.
Il principale scopo di questa nuova procedura è garantire la presenza di docenti abilitati o specializzati, soprattutto nelle situazioni in cui le supplenze, fino all’anno scorso, venivano assegnate attraverso metodi non sempre trasparenti o uniformi. L’interpello, dunque, intende fornire un sistema più controllato e organizzato, evitando i problemi legati all’uso massiccio delle MAD e assicurando una gestione più efficiente e qualificata delle risorse umane nelle scuole.
Procedura per l’assegnazione delle supplenze tramite interpello
Nonostante ogni giorno vengano pubblicate decine di interpelli, questi strumenti rischiano di non essere sufficienti a coprire tutte le necessità che emergono quotidianamente nelle scuole. Questo problema si manifesta soprattutto nelle istituzioni scolastiche che, all’inizio di questo anno scolastico, si trovano con le graduatorie interne esaurite, così come quelle delle scuole vicine, secondo quanto indicato dal sistema SIDI.
Quando si presenta la necessità di una supplenza, indipendentemente dalla durata, la scuola deve seguire un iter ben preciso:
- Contattare i docenti presenti nelle graduatorie d’istituto della scuola.
- Contattare i docenti delle scuole vicine, in base all’elenco fornito dal SIDI.
Se nessun docente accetta l’incarico, si procede con l’interpello. A questo punto:
- Pubblicare l’interpello per la copertura della supplenza.
- Attendere 24 ore per la ricezione delle candidature.
- Esaminare le domande pervenute.
- Contattare il docente avente diritto.
- Se il primo docente non accetta l’incarico, contattare il successivo in graduatoria, seguendo i criteri stabiliti.
- Assegnare al docente selezionato altre 24 ore per la presa di servizio.
Questo procedimento, ripetuto per ogni interpello, può diventare complesso e gravoso per le scuole, soprattutto in quei casi che riguardano il sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria. La difficoltà è particolarmente evidente per le supplenze brevi, dove il processo di ricerca dell’insegnante può richiedere più tempo rispetto alla durata effettiva della supplenza stessa.
Interpello-MAD: una nuova procedura per la gestione delle supplenze
Alcuni Dirigenti scolastici hanno proposto una procedura innovativa, che potremmo definire “Interpello-MAD”. In questo sistema, la richiesta del Dirigente nasce come un interpello, attivato una volta esaurite le graduatorie d’istituto della scuola e delle scuole vicine. Tuttavia, la risposta del docente a tale interpello viene considerata valida per tutte le supplenze temporanee che potrebbero rendersi necessarie all’interno di quella stessa scuola, trasformandosi così in una sorta di MAD (Messa a Disposizione).
La differenza sostanziale rispetto alla tradizionale MAD è che, in questo caso, la disponibilità del docente non nasce da una candidatura spontanea, ma è la risposta a un interpello specifico. Questa soluzione risponde in particolare alla necessità di coprire le supplenze brevi, poiché la maggior parte degli avvisi di interpello fa riferimento esclusivamente a questo tipo di incarico.
In molti interpelli, si legge infatti: “Si precisa che la richiesta di partecipazione al presente avviso viene considerata come disponibilità da utilizzare anche per le eventuali successive necessità di supplenza”.
Tuttavia, alcuni Dirigenti scolastici stanno sperimentando la possibilità di estendere l’interpello-MAD anche alle supplenze fino al 31 agosto o al 30 giugno, ampliando così il campo di applicazione di questa procedura per una gestione più flessibile ed efficiente delle risorse umane.