Interrogazioni programmate: pro e contro
Avete mai programmato le vostre interrogazioni? Vi siete mai messi daccordo con professori e compagni di classe per stabilire le persone da interrogare? Oggi vogliamo parlare insieme a voi delle interrogazioni programmate andando a scoprire quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi. Ogni azione quotidiana, ogni cosa che facciamo ha sempre dei pro e dei contro, dei vantaggi e degli svantaggi, sta a noi valutare bene la situazione, prenderne atto e fare le cose seguendo il nostro istinto. Ma ora torniamo tra i banchi di scuola e andiamo a parlare delle interrogazioni programmate.
Interrogazioni programmate: i vantaggi
Parlando di interrogazioni programmate ci tornano in mente i momenti passati tra i banchi di scuola, in particolare quando gli studenti, tutti in silenzio, aspettavano di sapere a chi toccasse l’interrogazione quel giorno. Ci si alzava dal banco, ci si avvicinava alla cattedra e si iniziava a pregare in religioso silenzio sperando che la prof rivolgesse la domanda di cui conoscevamo la risposta. Secondo voi, è vantaggioso fare le interrogazioni programmate? Noi pensiamo che per certi versi sia vantaggioso, in particolare perché ci ci può organizzare su tutte le materie garantendo sempre qualcuno pronto in tutte le materie, quindi meno stress e meno ansia per tutti.
Interrogazioni programmate: gli svantaggi
Ogni medaglia ha due facce, ce n’è una buona e una cattiva, una bella e una brutta. Anche le interrogazioni programmate hanno due facce, i vantaggi e gli svantaggi; dei primi vi abbiamo già parlato, ora scopriamo quali possono essere gli svantaggi. Programmando le interrogazioni si può correre il rischio di lasciarsi dietro qualche lezione e non avere quindi lo studio completo dei vari programmi. La via di mezzo sarebbe programmare le interrogazioni, cercando comunque di non rimanere indietro con le materie cercando, se possibile, si studiarle tutte giorno per giorno.
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