Le nuove intenzioni del Ministero
In questa seconda settimana di febbraio 2025, il Ministero sta discutendo su un ipotetico “cambiamento” per quanto concerne le Prove INVALSI. Ebbene, il Ministro Giuseppe Valditara ha pubblicato un atto in cui si ipotizza che le stesse prove potrebbero riguardare anche le “Competenze Digitali“.
Ecco le prime novità stilate nel documento emesso da Valditara.
Che cosa prevede il Ministero per le future Prove INVALSI
Le Prove INVALSI hanno finora interessato le competenze di italiano, matematica e inglese. Siccome sono uno strumento di verifica per analizzare le competenze degli studenti, il Ministero sta pensando di “aggiungere” anche un test specifico sulle competenze digitali.
In questo modo, si otterrà un contesto di analisi più ampio, con l’obiettivo di raggiungere un livello di valutazione ancora più elevato, premiando gli studenti più preparati. Rimane la possibilità volontaria da parte degli alunni di partecipare ad un’altra sessione di prova in aggiunta a quelle classiche.
Il documento emesso da Valditara, infatti, esprime:
“Il Ministero intende avviare un processo di potenziamento del sistema nazionale di valutazione sotto un duplice profilo. Alla luce delle sfide poste dalla digitalizzazione dei processi di apprendimento e di insegnamento, si intende, prioritariamente, introdurre, nel sistema INVALSI, la partecipazione, su base volontaria, a prove di rilevazione delle competenze digitali degli studenti. Appare, inoltre, utile prevedere l’avvio di un sistema di monitoraggio, finalizzato a rilevare la ricaduta sulla didattica degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Gli obiettivi del Ministero
Appare chiaro come l’intenzione del MIM sia quella di attualizzare le prove, cercando di rendere più moderno e oggettivo il test, contestualizzandolo all’attuale periodo storico.
“Alla luce delle sfide poste alla digitalizzazione dei processi di apprendimento e insegnamento, si intende, prioritariamente introdurre nel sistema INVALSI prove di rilevazione delle competenze digitali agli strumenti”.
Questa dichiarazione vuole confermare come si renda necessario un contesto più attuale e un potenziamento del sistema scolastico di valutazione, anticipando il desiderio di aggiungere del materiale sul quale poter esprimere una valutazione dei ragazzi.
Sebbene la finalità espressa dal Ministero possa ritenersi interessante, rimangono dei dubbi sulle tempistiche possibili di attuazione delle nuove procedure. Sicuramente, per l’anno scolastico in corso risulterebbe una innovazione quasi impossibile da applicare, dato il breve intervallo di tempo che separa l’oggi dal periodo in cui i test dovrebbero essere svolti.
Diverso è andare a preventivare l’introduzione delle nuove Prove INVALSI per il 2026, anche se per avere un quadro più completo si dovrà attendere almeno un paio di anni.
E’ bene precisare che nel 2027 sono previste le nuove elezioni governative: qualora il Governo attuale non dovesse essere riconfermato, l’idea di introdurre le novità per le Prove INVALSI potrebbe decadere, qualora il futuro Ministro non dovesse essere d’accordo con l’attuale proposta.