Istituti professionali: quali sono i migliori d’Italia? - Studentville

Istituti professionali: quali sono i migliori d’Italia?

Istituti professionali: quali sono i migliori d’Italia?

Da Nord a Sud, Eduscopio premia le scuole italiane più performanti dall’industria ai servizi: ecco dove studiare per trovare lavoro più velocemente.

Con l’avvicinarsi del periodo dedicato alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, il progetto Eduscopio della Fondazione Agnelli ha pubblicato la classifica aggiornata dei migliori istituti professionali italiani. L’analisi, che valuta l’efficacia delle scuole nell’inserire i diplomati direttamente nel mondo del lavoro, conferma l’importanza di queste realtà formative spesso ingiustamente considerate di serie B. In realtà, negli ultimi anni, le scuole professionali si sono dimostrate fondamentali per rispondere alla crescente domanda di figure specializzate in settori come la ristorazione, la salute, e l’industria. Scopriamo dove e quali sono le migliori d’Italia nel 2024.

Roma e Milano: le eccellenze nel panorama professionale

A Roma, gli istituti Tor Carbone (servizi) e De Amicis-Cattaneo (industria e artigianato) si distinguono come i migliori della capitale, con quest’ultimo che mantiene il primato dell’anno scorso; spostandosi in provincia, invece, brillano l’Amedeo di Savoia Duca d’Aosta di Tivoli e il Largo Brodolini di Pomezia.

A Milano sono confermati i primati del Casati per i servizi e del Severi-Correnti per il settore industria e artigianato; fuori città, il Piero della Francesca (San Donato Milanese e Melegnano) e il Da Vinci (IS Einaudi) di Magenta diventano punti di riferimento rispettivamente per i servizi e l’industria.

Da Nord a Sud: i migliori istituti professionali del 2024

A Torino, l’Istituto Giovanni Giolitti si distingue nei servizi, mentre il Dalmazio Birago eccelle in ambito industriale e artigianale; nella vicina provincia i migliori sono il Norberto Bobbio di Carignano (servizi) e il Camillo Olivetti di Ivrea (industria/artigianato).

Bologna vede il Marcello Malpighi trionfare sia nel capoluogo che nella provincia (a Crevalcore), con il settore industria affidato anche alla paritaria Beata Vergine di San Luca; per i servizi, l’Istituto Montessori-Da Vinci di Alto Reno Terme si conferma una garanzia.

A Napoli, il Pagano-Bernini e il Caselli si confermano leader rispettivamente nei servizi e nell’industria/artigianato; in provincia spiccano il Sant’Agostino di Camposano (servizi) e il Cristofaro Mennella di Casamicciola Terme (industria/artigianato).

A Firenze, l’Aurelio Saffi (servizi) e il Leonardo Da Vinci (industria/artigianato) mantengono la vetta; nelle zone limitrofe troviamo invece il Giorgio Vasari di Figline e Incisa Valdarno (servizi) e il Ferrari-Brunelleschi di Empoli (industria/artigianato).

A Palermo, il Paolo Borsellino e l’Alessandro Volta primeggiano rispettivamente per i servizi e l’industria/artigianato; vagliando la provincia si possono trovare il Danilo Dolci di Partinico e il Don Giovanni Colletto di Marineo.

A Venezia, il Barbarigo è leader per i servizi, mentre l’Edison-Volta si distingue per l’industria; in terraferma si evidenziano l’Elena Cornaro di Jesolo (servizi) e lo Scarpa-Mattei di Fossalta di Piave (industria).

A Genova, i migliori del 2024 sono il Marco Polo per i servizi e l’Attilio Odero per l’industria; in provincia ecco emergere il Natta-Deambrosis di Chiavari (industria/artigianato).

A Bari, l’Ettore Majorana domina i servizi, mentre il Luigi Santarella si afferma nell’industria; spostandosi in provincia l’Istituto Luigi Russo di Monopoli eccelle in entrambi i settori.

A Catania, il Karol Wojtyla e il Fermi-Eredia guidano rispettivamente i settori servizi e industria; nella provincia si distinguono il Mazzei-Majorana-Sabin di Giarre (servizi) e il Venerabile Ignazio Capizzi di Bronte (industria).

A Cagliari, l’Antonio Meucci e il Domenico Alberto Azuni si confermano i migliori; passando alla provincia troviamo solo l’Antonio Gramsci di Monserrato per i servizi, mentre nessuna scuola industriale/artigianale è emersa con particolare rilevanza.

Una risposta alla carenza di figure specializzate

Gli istituti professionali dimostrano di essere fondamentali per colmare la carenza di lavoratori in settori chiave, come evidenziato dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere. Grazie alla loro capacità di combinare competenze pratiche e rapide opportunità di inserimento lavorativo si confermano una scelta strategica per chi punta a una carriera immediata, senza ulteriori specializzazioni.

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