Approvato definitivamente il disegno di legge con il via libera della Camera: dal 4+2 ai campus, ecco le novità.
Con 156 voti a favore, 97 contrari e 19 astensioni, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alla riforma degli istituti tecnici e professionali proposta dal ministro Valditara. Ora, per l’entrata in vigore della legge, si attende solo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ddl filiera tecnico-professionale: cosa prevede
La nuova legge introduce il modello 4+2: gli studenti potranno completare un percorso quadriennale e accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy; in alternativa, con lo stesso diploma quadriennale, potranno iniziare subito a lavorare o iscriversi all’università.
Con la riforma vengono anche istituiti i “campus”, delle reti che integrano l’offerta formativa di istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale. È un sistema che garantisce una maggiore interazione tra scuola e mondo del lavoro grazie al coinvolgimento di esperti provenienti dalle imprese per coprire le competenze non presenti tra i docenti. Inoltre, è previsto il potenziamento delle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), delle lingue, dei laboratori e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Gli istituti avranno anche la possibilità di dedicare quote orarie ad attività legate al territorio, mantenendo invariati gli organici dei docenti e consentendo il potenziamento delle discipline nel quadriennio.
Gli articoli della riforma
La proposta di legge, illustrata dal deputato Fabio Roscani (FdI), si compone di quattro articoli, ciascuno dei quali mira a potenziare e riorganizzare l’offerta formativa tecnica e professionale in risposta alle nuove esigenze socio-economiche.
Articolo 1: Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale
L’articolo 1 istituisce ufficialmente una filiera formativa tecnologico-professionale integrata, che include percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, ITS Academy, percorsi di istruzione e formazione professionale e percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Ogni regione è libera di aderire a questa filiera tramite accordi specifici e di programmare i percorsi formativi in base alle risorse disponibili e nel rispetto delle competenze statali in materia di istruzione.
Articolo 2: Struttura tecnica per la promozione della filiera
Presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà creata una struttura tecnica con il compito di promuovere sinergie tra istruzione e settore produttivo, migliorare la progettazione didattica e facilitare l’accesso delle imprese al sistema formativo, come una sorta di ponte tra il mondo accademico e quello lavorativo per adattare l’offerta formativa alle esigenze del mercato del lavoro.
Articolo 3: Comitato di monitoraggio nazionale
Sarà istituito un Comitato di monitoraggio nazionale per la filiera formativa tecnologico-professionale che avrà il compito di monitorare l’implementazione della filiera stessa, anche attraverso aggiornamenti e modifiche in base ai cambiamenti del sistema delle imprese e alle esigenze territoriali per garantire la costante evoluzione e adeguatezza del sistema formativo.
Articolo 4: Promozione dei campus della filiera
L’istituzione dei campus della filiera formativa tecnologico-professionale verrà promossa attraverso la creazione di un fondo specifico presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito: questo fondo finanzierà gli interventi infrastrutturali necessari per l’integrazione dei percorsi formativi, sostenendo lo sviluppo di strutture adeguate e moderne per la didattica.
Un passo verso la modernizzazione del sistema educativo
Nelle intenzioni del Governo, questa riforma rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione e l’efficienza del sistema educativo tecnico-professionale in Italia. L’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale mira a creare un sistema educativo più dinamico che risponda efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro e valorizzi le specificità territoriali con un collegamento diretto tra istruzione, territorio e impresa. Al contempo, garantisce un’educazione di qualità alle giovani generazioni, offrendo loro maggiori opportunità di successo nel mondo professionale e accademico.