Anche se è ancora poco richiesto rispetto alle università, il percorso di studi Istruzione Tecnologica Superiore offre maggiori opportunità di impiego a un anno dal diploma.
Durante una giornata organizzata dall’Associazione Rete Fondazioni ITS presso Villa Campolieto a Ercolano, è emerso un dato sorprendente: l’80% dei diplomati degli ITS Academy trova lavoro entro un anno dal conseguimento del diploma. Questo risultato supera di gran lunga le percentuali di occupazione dei laureati triennali o magistrali, evidenziando l’efficacia di questi percorsi nel preparare gli studenti al mondo del lavoro.
I profili sono altamente richiesti dalle aziende
I diplomati ITS sono estremamente richiesti dalle aziende in vari settori, dall’informatica al turismo, dalla logistica all’agroalimentare, fino alla meccatronica e alle biotecnologie. Spesso si tratta di aziende leader come Leonardo, Sitael, Apple, Microsoft, Bosch e Ntt data che cercano attivamente questi profili specializzati nelle nuove tecnologie, riconoscendone il valore e l’adattabilità a diverse esigenze produttive.
I percorsi ITS sono infatti pensati per formare profili in grado di entrare subito in azienda con contratti di apprendistato professionalizzante. Chi desidera intraprendere un percorso di laurea, invece, può far valere il diploma ITS come credito formativo universitario.
La collaborazione con il mondo del lavoro
Un elemento fondamentale del successo degli ITS è la collaborazione stretta con le aziende, che permette agli studenti di acquisire esperienza pratica durante il percorso di formazione. Questo approccio prepara i diplomati ITS a entrare nel mondo del lavoro con competenze concrete e pronte all’uso, garantendo un’elevata percentuale di inserimento lavorativo.
Gli ITS sono pubblici e gratuiti: sono percorsi scolastici di specializzazione tecnica e professionalizzante che possono essere intrapresi post diploma scuola superiore; hanno generalmente durata biennale (con 2000 ore, 3000 se triennali), di cui almeno il 35% deve essere svolto in stage presso le aziende. Nonostante siano valide alternative ai tradizionali studi universitari, gli ITS sono ancora poco richiesti dai ragazzi anche se negli ultimi anni le iscrizioni hanno visto un incremento costante.
Le opportunità di crescita professionale
Secondo Guido Torrielli, presidente della Rete ITS Italia, l’obiettivo è quello di raggiungere 30.000 nuove iscrizioni entro un anno, evidenziando l’importanza di investire negli ITS per sostenere l’occupazione giovanile. Inoltre, grazie alla flessibilità del percorso ITS, gli studenti hanno la possibilità di tornare all’università per completare un percorso accademico dopo aver acquisito esperienza sul campo.
Le sfide e le prospettive future
Nonostante il successo evidente degli ITS, rimangono ancora delle sfide da affrontare. Questi percorsi formativi sono ancora poco conosciuti rispetto all’università tradizionale e ciò potrebbe limitare il loro potenziale di crescita. Inoltre, il finanziamento degli ITS potrebbe essere a rischio una volta terminati i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel 2025.
Il messaggio finale emerso dalla giornata di analisi degli ITS è chiaro: è necessario investire ulteriormente in questi percorsi formativi per contrastare la disoccupazione giovanile e garantire un futuro professionale solido per le nuove generazioni. Con l’impegno continuo delle istituzioni, delle aziende e delle università, gli ITS possono diventare un pilastro fondamentale del sistema educativo italiano, preparando gli studenti per le sfide del mondo del lavoro moderno.