Lezioni sold out e grande partecipazione per l’iniziativa che apre le porte dell’ateneo milanese per una serie di lezioni legate a temi di interesse generale.
L’Università IULM di Milano ha inaugurato il programma “IULM for the city”: una serie di lezioni su temi di interesse comune aperte non solo agli studenti universitari, ma anche a tutta la cittadinanza. Questo progetto innovativo mira a promuovere la democrazia culturale, offrendo opportunità di apprendimento e di scambio culturale alle persone di ogni età e provenienza.
Un incontro di menti brillanti
Tra i docenti coinvolti in questo programma vi sono figure di spicco come il rettore Gianni Canova, il noto politologo Angelo Panebianco, il cantautore Roberto Vecchioni e il regista Gabriele Salvatores. Questi grandi esperti terrano lezioni su argomenti diversificati, che spaziano dalla storia del cinema italiano alla teoria delle relazioni internazionali, dalla comunicazione sportiva alla contemporaneità dell’antico.
Posti sold out e grande interesse per l’iniziativa
Le lezioni hanno registrato fin da subito un grande successo, con le aule affollate e un’ampia partecipazione da parte del pubblico. Gli argomenti che sembrano aver suscitato un forte interesse, attirando centinaia di partecipanti, sono stati «Psicoanalisi dell’arte» ‒ tenuto da Massimo Recalcati, da solo con 650 iscritti nel primo semestre ‒, «Antropologia del cibo» di Annalisa Cavaleri e «Raccontare la guerra» dello stesso Canova con Antonio Scurati che si dividono altri 800 iscritti.
Un’opportunità di crescita culturale
Secondo Roberto Vecchioni, il patrimonio culturale rappresenta la radice della nostra identità e comprendere le radici dell’antichità può arricchire il nostro modo di comprendere il mondo contemporaneo. Attraverso queste lezioni, che coinvolgono studenti e persone di qualsiasi origine e professione, l’Università IULM si impegna a promuovere la conoscenza e a rendere la cultura accessibile a tutti.
I progetti futuri
L’impegno dell’IULM non si ferma qui. La programmazione prevede anche masterclass— l’ultima, tenuta da Marco d’Amore sul film di prossima uscita, Caracas, ha registrato 700 persone, e lo stesso risultato è stato raggiunto anche da quelle con Gabriele Salvatores e Daniel Pennac — e laboratori, come quello sulle religioni, dall’Ebraismo all’Islam al Cristianesimo passando per il Buddismo e l’Induismo, tutto esaurito in meno di 48 ore. Anche i concerti stanno riscuotendo parecchio successo, con un tutto esaurito anche a quello di Giulio Casale per rendere omaggio a Fabrizio De André.
Una responsabilità condivisa
Secondo il rettore Gianni Canova, la promozione della democrazia culturale è una responsabilità condivisa da tutti. L’ignoranza e l’indifferenza culturale minacciano la democrazia stessa e solo attraverso la diffusione della conoscenza è possibile preservare i valori fondamentali della nostra società.
Il programma “IULM for the city” rappresenta un importante passo verso la democratizzazione della cultura a Milano, offrendo un’opportunità unica di crescita e arricchimento per tutti i cittadini. Vedremo se qualche altra grande università seguirà questo esempio.