Se non è noto l’anno esatto della fondazione della città sotterranea di Özkonak in Cappadocia, sicuramente antecedente allo sviluppo dei moderni sistemi di produzione industriale, alcuni dettagli costruttivi, come i fori per contenere l’olio scavati sopra ad ogni ingresso, fanno ritenere che la costruzione del sito sia avvenuta in epoca medievale.
Scoperto nel 1972 da un contadino, alla ricerca della falla nel suo sistema di irrigazione (l’acqua sembrava magicamente scomparire), Özkonak si è rivelata una delle tre più estese città sotterranee della regione della Turchia (le altre sono Kaymakl? e Derinkuyu).
Ognuna di queste tre città sotterranee sono formate da diversi livelli sovrapposti di camere scavate nella roccia, e collegata ad un incredibilmente sofisticato sistema di ventilazione e approvvigionamento dell’acqua. Si stima che circa 60.000 persone avrebbero potuto vivere in queste città sotterranee per almeno tre mesi. Özkonak però ha qualcosa in più.
Attraverso i dieci livelli discendenti di Özkonak era stato costruito un sistema di comunicazione, forse rozzo ma sicuramente efficace, tanto da permettere che ogni livello della città potesse comunicare verbalmente con quello soprastante e con quello sottostante.
Unico anche il sistema di fori posizionati appena sopra gli ingressi alla città, attraverso i quali i difensori potevano versare olio bollente sulle forze attaccanti. Castelli medievali mangiare il vostro cuore. Oggi ben quattro livelli di questa città sotterranea sono aperti ai turisti, che così possono aver un’idea della vita “quotidiana” di questa incredibile città.
Özkonak Uçhisar, e dalla sua rocca-castello, posta a 1.300 metri; di fatto il punto più alto della Cappadocia, visibile da chilometri di distanza.
Foto Wikimedia Commons.