La Condizione Umana di Magritte: tutto sul dipinto
Il tema che ripropone l’artista nell’opera La condizione Umana è una scelta ripetuta molte volte nei suoi dipinti. Ci troviamo all’interno di una stanza davanti ad una finestra, che mostra un paesaggio. La parte centrale è coperta da una tela dipinta appoggiata ad un cavalletto. La Condizione Umana fa parte di due dipinti realizzati nel 1993 da Renè Magritte ed è situato alla National Gallery di Washington. Entrambi i quadri appartengono alla serie del “quadro nel quadro”, in cui Magritte gioca sulla percezione della realtà dando differenti punti di vista ed evoca un confine sottile, quasi indefinito, tra ciò è reale e quello che ne è la sua percezione. Ed è proprio questa tutta la particolarità del dipinto, quello che lo caratterizza in modo emblematico.
La Condizione Umana di Magritte: significato delle due opere
Come abbiamo già detto la Condizione Umana di Magritte fa parte di un ciclo di due dipinti dell’artista, ma il significato di questi due opere lo conoscete? Cerchiamo di scoprirlo insieme. Magritte gioca col tema del quadro nel quadro, analizzando il confine tra realtà e rappresentazione e possiamo affermare che è proprio questa la particolarità di tutta l’opera. Gioca su questi effetti per realizzare un dipinto sensazionale. Nelle due opere è svelata l’illusione ottica dovuta alla sovrapposizione del paesaggio sul cavalletto e di quello fuori della finestra, ma rimane i il mistero del confine tra pittura e materialità, sogno e realtà, tipico del surrealismo. Tipica di un’artista come Magritte che amava rappresentare attraverso le sue opere tutto ciò che “è invisibile agli occhi, ma che invece esiste”. Le sue parole affermarono proprio questo, riferendosi al dipinto del 1993: “Misi di fronte a una finestra, vista dall’interno d’una stanza, un quadro che rappresentava esattamente la parte di paesaggio nascosta alla vista del quadro. Quindi l’albero rappresentato nel quadro nascondeva alla vista l’albero vero dietro di esso, fuori della stanza. Esso esisteva per lo spettatore, per così dire, simultaneamente nella sua mente, come dentro la stanza nel quadro, e fuori nel paesaggio reale. Ed è così che vediamo il mondo: lo vediamo come al di fuori di noi anche se è solo d’una rappresentazione mentale di esso che facciamo esperienza dentro di noi”. Parole che il pittore usa in modo esemplare per descrivere ciò che lui prova nel realizzare questa meravigliosa opera, parola che chiariscono in tutto e per tutto il significato!
La Condizione Umana di Magritte: iconografia e tecnica
La tela è una perfetta continuazione di ciò che esiste fuori dalla finestra, cioè il paesaggio reale e quello che rappresenta il quadro. Un’illusione ottica potremmo dire “studiata a tavolino” che solo un grande artista come Magritte poteva realizzare. A primo impatto l’occhio non riesce a capire la differenza fra i due, perché comunque è praticamente impercettibile, attraverso un’analisi accurata può uscire fuori la superficie del dipinto. C’è un’interpretazione più profonda che scava nel senso più recondito dell’opera d’arte e della sua creazione: la natura riprodotta nella tela è quella che crea la natura esterna. Ma le opere hanno un significato ancora più profondo, potremmo dire che si avvicina anche ad un concetto filosofico, il quale rappresenta l’uomo nella sua interiorità, nella sua esperienza, che fanno da filtro al mondo circostante ad esso. Pennellate veloci, ma allo stesso tempo perfette, con colori sgargianti, vivi e caldi. Paesaggi del tutto luminosi!
Se hai bisogno dell’analisi di un altro quadro di Magritte clicca qui: Gli amanti di Magritte: descrizione e significato