La decisione dell’università di messina: una laurea alla memoria per Sara Campanella

Università di Messina: una laurea alla memoria per Sara Campanella

La comunità accademica di Messina è stata profondamente scossa dalla tragica perdita di Sara Campanella, studentessa brutalmente uccisa.
Università di Messina: una laurea alla memoria per Sara Campanella

La comunità accademica di Messina è stata profondamente scossa dalla tragica perdita di Sara Campanella, giovane studentessa di 22 anni brutalmente uccisa a coltellate da un compagno di corso la scorsa settimana. L’episodio ha generato un’ondata di dolore e sgomento non solo tra gli studenti dell’ateneo messinese, ma in tutto il mondo universitario italiano, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulle relazioni interpersonali in ambito accademico.

La notizia ha rapidamente superato i confini locali, attirando l’attenzione dei media nazionali e provocando una riflessione collettiva sulla violenza nei contesti educativi.

L’annuncio della laurea alla memoria è avvenuto durante la cerimonia funebre, momento di profonda commozione per tutti i presenti.

Decisione postuma e procedimento accademico

L’Università di Messina ha preso una decisione significativa e toccante per onorare la memoria di Sara Campanella, conferendole una laurea post mortem. Questo riconoscimento postumo rappresenta non solo un tributo alla sua dedizione accademica, ma anche un gesto simbolico che abbraccia l’intera comunità universitaria nel suo dolore.

Il rettore Giovanni Spatari ha annunciato pubblicamente durante la cerimonia funebre che “l’iter per il conferimento della laurea alla memoria a Sara è già stato avviato”, sottolineando l’impegno istituzionale nel riconoscere formalmente il percorso di studi che la giovane stava per completare.

Durante la funzione religiosa, il rettore ha condiviso un momento particolarmente commovente leggendo la mail che Sara aveva inviato al professore per richiedere la tesi di laurea. Nel suo intervento, Spatari ha evidenziato “il garbo, la passione, l’interesse per il percorso che si accingeva a concludere” che trasparivano dalle parole della studentessa, tracciando il ritratto di una giovane determinata e appassionata, il cui percorso accademico meritava di essere riconosciuto e celebrato nonostante la tragica interruzione.

Reazioni e commemorazioni

Durante la cerimonia funebre, i compagni di corso hanno voluto ricordare Sara con parole cariche di emozione e affetto sincero. “Cara Sara, a nome di tutti i colleghi scriviamo con una sola voce. È difficile trovare le parole giuste”, hanno dichiarato nel loro messaggio collettivo. Nella loro testimonianza, hanno descritto come Sara fosse entrata nelle loro vite “in punta di piedi” con una dolcezza che sapeva portare anche nei momenti più difficili.

I colleghi hanno sottolineato quanto la giovane sia stata importante per loro: “Hai saputo essere collega, amica e sorella, in ogni tuo gesto e sorriso c’era amore”. Particolarmente toccante il ricordo delle notti trascorse insieme a studiare in videochiamata, un’immagine che evidenzia il legame profondo creato durante il percorso universitario.

“Per noi sei stata un dono”, hanno affermato con commozione, “abbiamo imparato da te più di quanto tu possa immaginare”.

Questo tributo collettivo dimostra come il ricordo di Sara continuerà a vivere non solo attraverso la laurea alla memoria conferita dall’ateneo, ma anche nei cuori di chi l’ha conosciuta, trasformando una tragedia in una lezione di umanità per l’intera comunità accademica.

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