La sperimentazione avviata da Macron mira a prevenire la violenza online e migliorare il clima scolastico, ponendo limiti rigorosi all’uso degli smartphone durante le lezioni.
Dal 2 settembre 2024, 199 licei francesi inaugurano una nuova era: la «tregua digitale». Gli studenti di queste scuole dovranno depositare i loro smartphone dentro degli armadietti chiusi all’inizio della giornata e non potranno riprenderli fino al termine delle lezioni. Questa riforma, voluta dal presidente Emmanuel Macron e sviluppata da una commissione di esperti da lui nominata, punta a ridurre l’accesso compulsivo alla rete da parte degli adolescenti, migliorando il loro benessere e il clima scolastico generale.
L’iniziativa è nata dalla crescente preoccupazione per l’impatto degli schermi sugli adolescenti, tema centrale nell’agenda del governo francese. Dopo tre mesi di studi e analisi, la commissione ha consegnato il suo rapporto finale al presidente che ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione. L’obiettivo è chiaro: «Prevenire le violenze in rete; limitare l’esposizione agli schermi; migliorare il clima scolastico; e fare rispettare le regole limitando l’uso degli strumenti digitali». Se il programma darà i risultati sperati, potrebbe essere esteso a tutte le scuole superiori del Paese, trasformando radicalmente l’approccio della Francia all’educazione digitale.
Come funzionerà la sperimentazione nei licei francesi
Il divieto di utilizzare gli smartphone nelle scuole francesi non è una novità assoluta. Dal 2018, infatti, l’uso del telefono è già vietato nelle scuole secondarie, salvo eccezioni per motivi di salute. Tuttavia, la nuova sperimentazione introdurrà un ulteriore livello di controllo: gli studenti non potranno nemmeno tenere i dispositivi spenti con sé, ma dovranno riporli in armadietti chiusi all’ingresso dell’istituto. Circa 50.000 studenti saranno coinvolti in questa fase sperimentale.
Gli insegnanti saranno chiamati a monitorare non solo il comportamento degli studenti, ma anche l’impatto del provvedimento sulla loro resa scolastica. La speranza è che la riduzione delle distrazioni digitali possa migliorare la concentrazione e le prestazioni accademiche.
Tuttavia, la misura non è priva di critiche e preoccupazioni. Tra i principali dubbi espressi dal personale scolastico c’è la difficoltà di intercettare tutti gli smartphone che gli studenti potrebbero nascondere nelle tasche o negli zaini; i genitori invece temono che il divieto possa compromettere la sicurezza dei ragazzi durante i tragitti casa-scuola, specialmente nelle zone rurali dove le distanze sono più lunghe.
Il contesto internazionale: i divieti all’utilizzo degli smartphone nelle scuole nel resto del mondo
La Francia non è l’unico Paese a prendere provvedimenti contro l’uso eccessivo degli smartphone nelle scuole. Diversi governi hanno infatti già introdotto misure simili per contrastare le distrazioni tecnologiche e migliorare le condizioni di apprendimento.
Nei Paesi Bassi, a partire dal 2024, sarà vietato l’uso di smartphone, smartwatch e tablet in tutte le scuole primarie e secondarie; la decisione è stata presa per ridurre le distrazioni durante le lezioni e migliorare le prestazioni accademiche degli studenti.
In Grecia, le scuole hanno implementato divieti simili, seguendo un trend crescente volto a limitare l’impatto negativo della tecnologia sull’istruzione.
Fuori dall’Europa, il divieto di usare smartphone nelle scuole si estende alla Cina, dove dal 2021 gli studenti delle scuole primarie e secondarie non possono portare dispositivi mobili in classe senza un permesso specifico; all’India, dove in diverse regioni sono in atto politiche che vietano l’uso di smartphone nelle scuole per ridurre le distrazioni; in Bangladesh dove si cerca di ripristinare un ambiente di studio più disciplinato e meno influenzato dalle distrazioni digitali.