La Legge di Bilancio 2025 non convince pienamente i sindacati. La CISL: "Aspetti migliorabili e da modificare, il Disegno di Legge risponda in modo significativo a diverse urgenze" - Studentville

La Legge di Bilancio 2025 non convince pienamente i sindacati. La CISL: "Aspetti migliorabili e da modificare, il Disegno di Legge risponda in modo significativo a diverse urgenze"

I punti previsti dalla Legge di Bilancio 2025 analizzati dai sindacati: cosa è positivo e negativo secondo CISL, CISAL e ANIEF.
La Legge di Bilancio 2025 non convince pienamente i sindacati. La CISL:

L’opinione dei sindacati sulla nuova Legge di Bilancio 2025

Numerosi sono gli aspetti sia costruttivi, sia migliorabili della Legge di Bilancio 2025, confermata dal Governo. In primis, gli elementi ritenuti positivi dalle persone sono sicuramente il “bonus” per i nuovi nati in Italia e l’elevazione del cuneo fiscale.

In seguito, sono stati presi in considerazione soprattutto dai sindacati degli aspetti “da sistemare” e rivedere. In merito a ciò, CISL e altre organizzazioni hanno “preso di mira” sia il taglio strutturale del personale negli istituti scolastici, sia il blocco parziale del Turnover PA 2025, previsti dalla nuova Legge di Bilancio.

Le dichiarazioni dei sindacati

A tal proposito, si è espresso il segretario confederale della CISL, Ignazio Ganga, molto perplesso su alcuni punti previsti dalla Legge di Bilancio 2025.

” A nostro giudizio, abbiamo riscontrato con la nuova Legge di Bilancio alcuni aspetti migliorabili e da modificare, il Disegno di Legge risponda in modo significativo a diverse urgenze dei lavoratori, delle famiglie e del sistema socio-economico nel suo complesso”.

Inoltre, il segretario del sindacato ha aggiunto:

“Il sindacato Confederale si oppone al taglio strutturale degli organici nella scuola ed al blocco parziale del Turnover nella PA, nell’Università e nella Ricerca”.

Secondo Ganga occorre che il Governo si “applichi maggiormente” su alcuni aspetti fondamentali nell’ambito della formazione, della ricerca e non solo.

I punti su cui il sindacato ha esortato a riflettere sono la questione delle pensioni minime, lo stanziamento per i rinnovi dei contratti nel settore pubblico per il prossimo triennio (2025-27), un nuovo finanziamento dell’Ape sociale e infine le proroghe sia della Quota 103, sia dell’Opzione Donna.

I “punti a favore” della Legge di Bilancio secondo la CISL

CISL e CISAL, il 4 novembre 2024, hanno fatto sentire la loro voce sulle nuove procedure previste dalla Legge di Bilancio 2025. Sebbene su alcuni aspetti i sindacati abbiano “storto i nasi” in merito ai punti previsti dal Disegno di Legge, su altri invece hanno confermato il loro supporto.

A tal proposito, la CISL ha dichiarato:

” Valutiamo positivo l’aumento degli investimenti sulla sanità, con un aumento complessivo di 2,3 miliardi per il 2025, da incrementare ulteriormente per favorire assunzioni e stabilizzazioni del personale sanitario”. 

Importanti anche le dichiarazioni di Daniela Rosano, segretaria generale dell’ANIEF, che ha approfondito il tema sul settore scuola.

“Rispetto al disegno di legge di Bilancio 2025, ANIEF ha chiesto stipendi allineati all’inflazione, parità economica e giuridica tra precari e docenti di ruolo, la valorizzazione del personale EQ-ATA e dei docenti sostegno, l’indennità trasferta, la pensione a 61 anni. Inoltre, il riscatto gratuito degli anni formazione, la mobilità senza vincoli, l’organico di fatto allineato a quello di diritto, il doppio canale di reclutamento che includa gli idonei e i precari storici ed infine maggiori risorse per la scuola”. 

In conclusione, l’ANIEF e i sindacati esortano il Governo ad allineare gli obiettivi sia governativi, sia dei lavoratori senza creare ulteriori “discriminazioni” professionali, come fino ad ora è accaduto nel settore scuola tra docenti precari e di ruolo.

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