La Link Campus University sbarca nelle marche: polemiche e reazioni

La Link Campus sbarca nelle Marche: polemiche dalle opposizioni

L'Università Privata si prepara a fare il suo ingresso nelle Marche: un'importante espansione dell'offerta formativa, ma non mancano le polemiche
La Link Campus sbarca nelle Marche: polemiche dalle opposizioni

La Link Campus University si prepara a fare il suo ingresso nelle Marche, segnando un’importante espansione dell’offerta formativa nella regione. L’ateneo privato ha ricevuto l’autorizzazione per avviare tre corsi di Medicina e Odontoiatria distribuiti tra Fano, Ascoli Piceno e Macerata.

Questa iniziativa si presenta come una risposta concreta alla crescente carenza di medici negli ospedali marchigiani, aprendo nuove opportunità formative per gli aspiranti professionisti del settore sanitario. L’espansione dell’università nelle Marche rappresenta un significativo sviluppo per il panorama accademico regionale, promettendo di ampliare le possibilità di formazione specialistica nel territorio.

I nuovi corsi di medicina

La Regione Marche ha ufficialmente dato il via libera all’ingresso della Link Campus University nel territorio, attraverso il parere favorevole espresso dalla giunta guidata dal governatore Francesco Acquaroli.

L’autorizzazione prevede l’attivazione di tre corsi nell’ambito medico-sanitario, distribuiti strategicamente in diverse città: Medicina e Odontoiatria saranno avviati tra Fano, nella provincia di Pesaro-Urbino, Ascoli Piceno e Macerata.

La decisione è stata motivata principalmente dalla necessità di ampliare l’offerta formativa universitaria nella regione, considerando che attualmente è presente una sola facoltà di Medicina ad Ancona.

Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione regionale, questa espansione rappresenta una risposta concreta alla crescente domanda di professionisti nel settore sanitario e alla necessità di formare un numero maggiore di medici per far fronte alle esigenze del territorio marchigiano.

Le polemiche

Le opposizioni hanno sollevato forti critiche riguardo possibili conflitti d’interessi legati all’operazione. Al centro della controversia vi sono i finanziamenti ricevuti dalla Lega, stimati intorno ai trecentomila euro, provenienti da società riconducibili alla famiglia Polidori, proprietaria dell’ateneo.

La consigliera del M5s Marta Ruggeri ha evidenziato come Monte Finanziario Europeo Srl, partecipata dai Polidori, abbia versato centomila euro per la campagna elettorale 2022. Ulteriori bonifici sono giunti da diverse società del gruppo:

  • trentamila euro da E-Campus
  • diecimila da Polimedia srl
  • cinquemila da Scuola Radio Elettra
  • diecimila da Adlm Srl

Lo stesso Francesco Polidori ha effettuato versamenti personali per trentacinquemila euro tra il 2023 e il 2024. Altri novantamila euro sono stati elargiti da società indirettamente collegate come Orienta Campus e Orizzonte Docenti, entrambe operanti nell’orbita di E-Campus.

Reazioni e posizioni istituzionali

Il governatore Acquaroli ha risposto alle accuse minacciando azioni legali, mentre l’assessore Saltamartini ha negato ogni conoscenza dei finanziamenti, sottolineando l’assenza di vincoli economici per la Regione.

I rettori delle quattro università marchigiane hanno espresso forte preoccupazione attraverso un comunicato congiunto, evidenziando i rischi per la sostenibilità del sistema universitario pubblico.

La consigliera Ruggeri del M5S ha sollevato interrogazioni formali riguardo ai legami finanziari tra l’ateneo e la Lega.

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