Un’educatrice veneta si trova al centro di un dibattito che contrappone il suo ruolo di maestra d’asilo e la sua attività sulla piattaforma per adulti OnlyFans. Dopo essere stata sospesa dall’istituto scolastico in cui lavorava, la donna ha richiesto un incontro con i rappresentanti della scuola materna parrocchiale trevigiana, esprimendo il desiderio di tornare a insegnare nonostante le polemiche.
Dettagli della vicenda
L’educatrice trevigiana si trova al centro di una polemica che collega due mondi apparentemente inconciliabili: l’insegnamento e le piattaforme per adulti. Circa un mese fa, la maestra di scuola materna parrocchiale è stata sospesa dal suo incarico dopo la scoperta della sua attività parallela su OnlyFans, dove condivide contenuti a pagamento per un pubblico adulto.
Nonostante la decisione dell’istituto, l’insegnante ha sempre sostenuto di aver rispettato le regole contrattuali, affermando che la sua vita privata non ha mai interferito con il suo ruolo professionale. Determinata a difendere la propria posizione, ha richiesto un incontro ufficiale con i rappresentanti della scuola per chiarire la situazione.
Il confronto con l’istituto: una discussione costruttiva
L’educatrice ha recentemente incontrato i rappresentanti dell’istituto per chiarire la sua posizione, sostenendo con fermezza di non aver mai violato le norme contrattuali. “La mia attività online è privata e avviene completamente fuori dall’orario scolastico”, ha dichiarato, ribadendo il suo desiderio di tornare all’insegnamento.
Durante l’incontro, ha espresso chiaramente il suo amore per la professione: “Il mio sogno è tornare a insegnare ai bambini”. Secondo quanto riferito dal suo legale, il confronto si è svolto in un clima disteso e costruttivo, con l’educatrice che si è mostrata disponibile a trovare un punto d’incontro, pur mantenendo ferma la distinzione tra vita professionale e scelte personali.