Come avete letto già nel titolo, la sperimentazione che aveva preso il via 8 anni fa presso il liceo Morgagni di Roma si è conclusa. O, meglio, è stata bloccata. L’idea era stata di Enzo Arte, professore di matematica e fisica nello stesso liceo, che aveva progettato una sezione nella quale le prove, i compiti in classe e le interrogazioni degli studenti non prevedevano votazioni numeriche. Alla sezione G si guardava con molta curiosità, per alcuni era diventata un modello da imitare. Ma, a partire da quest’anno, non accetterà più nuove iscrizioni, perché la prova si è conclusa. Vediamo quali sono le motivazioni alla base di questo “fallimento”.
La sezione senza voti del liceo Morgagni chiude
Il collegio dei docenti del liceo ha deliberato la fine dell’applicazione del “metodo finlandese” nel liceo romano con 37 voti a favore (dell’abolizione) e 36 contrari. I professori dell’istituto hanno quindi deciso di tornare al metodo tradizionale, quello che si è sempre seguito con l’attribuzione dei voti sul registro. Ma perché questo passo indietro?
A spiegarlo è stata la stessa preside, che ha affidato alcune delucidazione ad una comunicazione pubblicata sul sito della scuola. Nonostante resti indiscussa la libertà di poter continuare ad usufruire del metodo senza voti per chi lo abbia già iniziato (molti professori, del resto, in questi anni hanno fatti propri alcuni aspetti di tale metodo di insegnamento che integreranno nel proprio), non sarà più possibile iscriversi alla “sezione senza voti”.
Ma, a chiarire cosa ci sia dietro tale scelta è stato lo stesso professore Arte. Intervistato dal “Corriere della Sera” ha dichiarato di aspettarselo in quanto molti dei suoi colleghi non avevano mai nascosto la propria perplessità rispetto all’abolizione dei voti, ritenendoli, anzi, utili. Secondo il docente, però, sarebbe stato proprio il successo della sua iniziativa ad aver infastidito. Addirittura, il metodo aveva meritato di essere inserito all’interno del programma di un corso di Pedagogia della Sapienza di Roma. Questa sua convinzione, però, è stata smentita dalla preside, che ha dichiarato come la decisione di abolire il progetto sia stata frutto di riflessioni, discussioni e dialogo affrontati in tanti anni.
Le reazioni di alunni e genitori
Nel frattempo, molti genitori erano in procinto di iscrivere i propri figli presso il liceo Morgagni proprio per via di questa sezione, tanto che in molti hanno chiesto all’Istituto di ripensarci. In tutto questo, la preside sta cercando di rassicurare un po’ tutti. Chi già sta seguendo il metodo finlandese potrà continuare a farlo. A cambiare sarà il fatto che la sezione G non accetterà più nuove iscrizioni. Secondo qualche genitore, l’abolizione della sezione sarebbe stata dettata anche dall’invidia di alcuni professori che erano rimasti fuori dal progetto.
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