L'appello degli studenti rimasti senza palestra a Elodie - Studentville

L'appello degli studenti rimasti senza palestra alla cantante Elodie

"Come noi sei figlia di questo quartiere", "siamo sicuri che ascolterai il nostro grido d’aiuto, sostenendo la nostra battaglia": l'appello degli studenti rimasti senza palestra a Elodie.
L'appello degli studenti rimasti senza palestra alla cantante Elodie

Cosa c’entrano gli studenti dell’istituto superiore Luigi Einaudi di Roma e Elodie? Ci troviamo a Primavalle, ventisettesimo quartiere della Capitale che si trova nel quadrante ovest-nord-ovest della città, all’interno del Grande Raccordo Anulare. Qui, oltre ad avere sede la succursale dell’Istituto, ha anche le sue origini (anche se a distanza di pochi chilometri, al Quartaccio, limitrofo quartiere romano) la famosa cantante. Ed è proprio a lei che gli studenti di questo istituto si sono rivolti per trovare comprensione e, magari, un aiuto per risolvere un problema “scolastico”. Di cosa si tratta?

Studenti di un liceo di Primavalle rimasti senza palestra

Presso l’istituto che frequentano, i ragazzi sono rimasti da più di un anno senza la palestra. Ovvero il luogo nel quale si compie il loro sviluppo motorio, dove possono staccare la spina dalle lezioni e magari sfogare anche lo stress derivante dalle lezioni, dai compiti in classe e dalle interrogazioni. Oltre, non da meno, del luogo fondamentale per socializzare e fare gruppo. Privati della sede adatta per svolgere le lezioni di educazione fisica, gli alunni hanno dovuto adattarsi e cercare alternative. L’anno scorso, ad esempio, hanno sfruttato l’unico spazio disponibile, ovvero un’area seminterrata della scuola. Una soluzione per nulla comoda, sicuramente di fortuna e improvvisata che aveva lasciato molto a desiderare. Qui avevano disposto dei tavoli da ping pong e, in un’altra area della scuola, un biliardino.

Ma non poteva durare a lungo: per il disagio derivante da questa situazione, i ragazzi hanno deciso di intervenire. Richiedendo prima un intervento da parte delle istituzioni, poi anche quello dell’artista di origine romana. I docenti, con una petizione firmata dalla professoressa Olga Bettini e lanciata su Change.org. hanno chiesto di avere una palestra in buone condizioni. E per questo hanno sentito il parere di diverse figure tra architetti, ingegneri ed assessori i quali, ognuno nel proprio ambito, hanno svolto quanto di loro competenza. Ma la pandemia ha stoppato tutto, e lo scorso novembre la palestra è stata chiusa per motivi di sicurezza.

I ragazzi si ritrovano quindi, a distanza di un anno, ad essere ancora privati di un luogo sicuro nel quale poter svolgere le lezioni di scienze motorie che fanno parte integrante del programma scolastico. Se la petizione lanciata dai professori, nel frattempo, ha già raccolto circa 1300 firme, al momento ancora nulla si è mosso. Gli stessi docenti stanno perorando la causa dei ragazzi, per questo chiedono alle autorità competenti una risoluzione rapida e definitiva del problema.

L’appello degli studenti a Elodie

Ed è qui che entra in gioco Elodie. Gli allievi del “Luigi Einaudi” hanno deciso di appellarsi alla cantante in quanto figlia del quartiere limitrofo e conoscitrice della realtà di queste zone periferiche. A lei hanno scritto di stare vivendo un grande disagio, non potendo svolgere regolarmente le lezioni sportive. Ed hanno anche aggiunto che per loro, “questo tempo non torna più e pertanto va sfruttato al massimo, soprattutto in questo quartiere”. Le hanno confidato di essere bisognosi di riscatto e di necessitare dei servizi e delle istituzioni. Ed hanno concluso di essere sicuri del fatto che sosterrà la loro battaglia. Cosa che, effettivamente, è successa. Tramite una storia postata sul suo profilo Instagram:

«Ciao ragazzi, capisco molto bene quanto sia importante avere una scuola capace di dare spazi adeguati per lo sport. E so come sia fondamentale avere opportunità educative, sportive e artistiche nelle periferie. Per questo sto lavorando da mesi con Save the children proprio su questo tema: creare opportunità per i ragazzi e le ragazze nelle periferie urbane. Tra poco potrò condividere altre informazioni e raccontare meglio cosa andremo a realizzare insieme».

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