La scelta dell’università da frequentare è sempre ardua e, a meno che non si abbiano le idee chiare fin da ragazzini, può mettere in crisi fino all’ultimo minuto. Se state cercando di decidere ma siete in difficoltà, oltre che delle vostre inclinazioni potreste tenere conto degli stipendi che le diverse lauree garantiscono. Secondo il rapporto dell’Università 2023 redatto dall’Osservatorio Job Pricing, le università private sono correlate ad uno stipendio superiore del 4% rispetto a quelle pubbliche. Ma, chi abbia conseguito un titolo presso un politecnico, guadagnerebbe mediamente il 10% in più. Approfondiamo l’argomento.
Le lauree che garantiscono gli stipendi più alti
Alla luce di quanto emero dal rapporto, tra i laureati di età compresa tra 25 e 34 anni, quelli dell’Università Bocconi di Milano, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e Guido Carli di Roma registrano i redditi più elevati. Invece, istituzioni come le università pubbliche di Perugia e Cagliari presentano i redditi più bassi. La Bocconi continua a dominare anche nella fascia d’età 35-44 anni, seguita dall’Università di Brescia, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e Università del Sacro Cuore.
La stessa tendenza si conferma anche tra i laureati di età compresa tra 45 e 54 anni: l’Università Bocconi guida ancora la classifica con uno stipendio medio di 57000 euro, seguita dall’Università Cattolica con 55700 euro, l’Università LUISS di Roma con 54800 euro, l’Università di Brescia con 54400 euro e il Politecnico di Milano con 53800 euro. La disparità tra università pubbliche e private si riflette anche negli aumenti percentuali delle RAL (retribuzione annua lorda) nelle fasce d’età successive.
Chi si forma presso istituti privati ricopre posizioni di rilievo
L’ultimo studio relativo alla RAL media del 2022 tra i laureati, suddivisi per età e ateneo, insieme all’analisi del tasso di crescita nelle fasce 25-34enni e 45-54enni, porta alla luce un fenomeno interessante. Sembrerebbe che il segnale lanciato al momento dell’entrata nel mercato del lavoro abbia un impatto significativo sul percorso lavorativo a lungo termine. I dati suggeriscono che l’agevolazione iniziale possa tradursi in un vantaggio duraturo lungo l’arco della carriera professionale. In altre parole, se un neolaureato gode di un vantaggio retributivo all’inizio della sua carriera professionale, è probabile che quest’incremento salariale continui a riflettersi nel corso dell’intera esperienza lavorativa.
Non solo: emergerebbe anche come chi si sia formato presso istituti privati vada tendenzialmente a ricoprire posizioni di rilievo nel campo manageriale. Questa tendenza è supportata dai numeri, che indicano come laureati provenienti dalla Bocconi, LUISS e Politecnico di Milano occupino più frequentemente ruoli dirigenziali o di quadro rispetto ad altre istituzioni accademiche.
Maggiori stipendi legati alle lauree scientifiche
Nell’ambito delle scelte accademiche e del loro impatto sul futuro lavorativo, emerge chiaramente che non tutte le lauree sono paragonabili. I dati relativi alla RAL media tra i lavoratori giovani, ossia quelli tra i 25 e i 34 anni, fanno emergere notevoli disparità. Tra coloro che vantano un percorso formativo nel campo dell’Ingegneria Meccanica, Navale, Aeronautica e Aerospaziale, emerge la RAL più elevata, con una cifra che si attesta sui 34.626 euro. La seconda posizione è occupata dall’Ingegneria Gestionale, con un guadagno medio di 34.391 euro, seguita a breve distanza dall’Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni, che registra un reddito medio di 34.309 euro. La laurea in Scienze Matematiche e Informatiche si colloca anch’essa tra le migliori in termini di RAL, con un valore medio di 34.241 euro.
Sul versante opposto della graduatoria, di contro, emergono lauree con RAL notevolmente più basse. Gli ambiti delle Lingue e Letterature Straniere Moderne mostrano una media di retribuzione annuale lorda di 29.866 euro, a seguire vi sono le Scienze Storiche e Filosofiche con 29.616 euro, mentre le Scienze Pedagogiche e Psicologiche chiudono la classifica con un reddito medio di 28.916 euro.
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