Tirocinio a Roma presso la Lav: bisogna essere vegani?
Amate gli animali, ma non siete vegani? Se desiderate fare un tirocinio presso la Lav, la Lega antivivisezione italiana, questo potrebbe essere un problema. L’associazione a difesa dei diritti degli animali, tra le 20 onlus in Italia a essere finanziate con il 5% per il mille, ha pubblicato un annuncio per uno stage di sei mesi retribuito (anche se non si specifica quanto) a Roma. Un’occasione d’oro per molti giovani in cerca di lavoro, visto l’importanza e la causa dell’associazione; inoltre, i requisiti non sono neanche troppo restrittivi, se non per la richiesta di essere vegani, cioè avere scelto un’alimentazione priva non solo di alimenti animali, ma anche di derivati animali, come uova, latte e formaggio, così come evitare abiti o oggetti in pelle, pelliccia etc. Il requisito ha suscitato non poche polemiche perché secondo molti entra nella sfera delle scelte personali dell’individuo, alla stregue dell’etnia o dell’appartenenza religiosa. Tuttavia, secondo il presidente della Lav Gianluca Felicetti la richiesta è legittima. Vuoi saperne di più su quest’annuncio di stage? Vediamo requisiti e polemica.
Tirocinio retribuito alla Lav: i requisiti e mansioni
Quali sono i requisiti per intraprendere un tirocinio alla Lav di sei mesi nella sede di Roma? L’annuncio di lavoro, pubblicato un paio di settimane fa, è rivolto a uno stagista da inserire nell’Ufficio rapporti istituzionali, quindi la persona scelta avrà un ruolo di rappresentanza della onlus e di relazione con le parti esterne, soprattutto con istituzioni pubbliche e private.
Ecco i requisiti richiesti nello stagista:
- Laurea triennale o quinquennale in Scienze Politiche o Giurisprudenza, preferibile ma non indispensabile
- Ottima conoscenza del funzionamento delle istituzioni italiane e del diritto pubblico
- Conoscenza del funzionamento delle istituzioni europee
- Buona conoscenza dell’inglese
- Competere in ambito di comunicazione e relazioni esterne, rivolte prevalentemente alla Pubblica Amministrazione
- Buona capacità di organizzazione del lavoro
- Atteggiamento pro-attivo e flessibile
- Confidenzialità
- Disponibilità a trasferte a livello nazionale
- Conoscenza/Attenzione ai temi e ai contenuti trattati dalla LAV e adesione ai principi e valori dell’Associazione
- Costituisce titolo preferenziale la scelta vegana.
Essere vegano per fare tirocinio alla LAV: polemica e spiegazione
L’ultimo requisito, ossia la scelta di essere vegani, sebbene non essenziale, è un requisito preferenziale per essere ammessi al tirocinio. Ciò significa che, a parità di bravura e merito, verrà scelto il candidato vegano rispetto a uno onnivoro o anche vegetariano. Il requisito è stata contestato da molti perché potrebbe violare l’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori che sancisce il divieto dei datori di lavoro di fare indagini su opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, quindi per estensione anche sulle scelte alimentari. Tuttavia, il presidente della LAV Gianluca Felicetti ritiene che il requisito sia funzionale all’attività lavorativa svolta.
Queste le sue parole a Repubblica:
E’ dalla metà degli anni ’90 che essere vegani è una delle caratteristiche del nostro lavoro a favore dei diritti degli animali, è una delle gambe forti su cui poggia la nostra associazione. Essere vegani non è un titolo per iscriversi alla nostra associazione ma lo diventa automaticamente per poterla rappresentare. No, non tutti i nostri dipendenti sono anti-prodotti animali, ma quelli che devono parlare con le istituzioni, devono convincere che è la scelta alimentare più giusta, equa ed ecosostenibile – e questo ad esempio è il caso della mansione che sarà richiesta allo stagista che cerchiamo – lo devono essere. Ne siamo tutti convinti.
Tuttavia, i candidati non verranno scartati solo perché onnivori.
L’essere vegano diventa titolo preferenziale solo a parità di capacità del possibile candidato, una sorta di attaccamento ai colori sociali. Insomma, se il vegano è un somaro non è che lo prendiamo solo per spirito di squadra, propenderemo per l’onnivoro, ha aggiunto Felicetti.