Lavorare a Barcellona, per noi italiani, rappresenta una delle possibilità più allettanti, sia per la vicinanza con la Spagna che, diciamocelo pure, anche per la somiglianza dell’italiano allo spagnolo, che risulta facilmente comprensibile per noi pigri – in fatto di lingue straniere – italici. Se state valutando la possibilità di lavorare a Barcellona in questo particolare 2020, ecco tutto quello che dovreste sapere per iniziare.
Lavorare a Barcellona, quali documenti?
Data l’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea, per gli italiani è molto semplice poter vivere in Spagna. Cosa serve per lavorare a Barcellona? Una volta atterrati in città bisogna fare richiesta per i seguenti documenti:
- il NIE, ovvero il “Numero de Identidad de Extranjeros”. Si tratta del documento che permette di lavorare e vivere su territorio spagnolo. Basta recarsi presso gli uffici della Comisaria di Barcellona, previo appuntamento richiesto online e, in mancanza di un contratto di lavoro, presentare la prova di avere risorse sufficienti per vivere in Spagna (tramite un conto corrente bancario intestato a proprio nome). Oltre il NIE è indispensabile esporre anche la tessera sanitaria europea. Lavorare a Barcellona senza NIE è praticamente impossibile.
- il Numero di Seguridad Social. Una volta in possesso del NIE, bisogna richiedere anche il numero di “Seguridad social” alla Tesoreria General De La Seguridad Social più vicina.
- l’Empadronamiento. Terzo ed ultimo documento è quello derivante dalla registrazione al comune di residenza. Questo si richiede direttamente all’ufficio dell’Ajuntamiento relativo al distretto – o al paese – nel quale è sita la stanza o l’appartamento che avete affittato.
Lavorare a Barcellona senza sapere lo spagnolo
Imparare la lingua sarebbe il minimo nel momento in cui si decidiate di trasferirvi stabilmente in Spagna. Tuttavia, lavorare a Barcellona senza sapere lo spagnolo può essere possibile, ma a patto che conosciate almeno l’inglese. Ciò è fattibile nel settore del turismo ed in tutti quei casi nei quali ci si debba interfacciare con una clientela straniera. Se state partendo allo sbaraglio, inizialmente potreste buttarvi su lavori quali lavapiatti, addetti alle pulizie o magazzinieri magari, impegnandovi, però, nell’apprendimento della lingua locale.
Lavorare a Barcellona, su quali settori puntare?
Il settore turistico, specie in estate, rimane uno di quelli nei quali vi è più richiesta. Ma anche quello della ristorazione non conosce crisi. Da non sottovalutare sono gli impieghi come insegnanti di lingue straniere (non solo di italiano) e come receptionist. Così come anche in Italia, particolare offerta c’è anche nel campo dell’estetica: ricercate sono quindi sia le estetiste che le parrucchiere. Se conoscete bene lo spagnolo potreste tentare nel campo del call center o in quello della finanza, ma qui avrete bisogno di competenze specifiche. A chi sia in cerca, infine, di offerte di lavoro a Barcellona con vitto e alloggio, l’opzione più28 consigliata resta quella come lavoro au pair.
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