Contratto a tempo determinato: cos’è
Avete sentito parlare del contratto a tempo determinato perché ve l’hanno proposto o perché ve ne ha parlato qualche amico? Volete tutte le informazioni necessarie per saperne di più? Bene, oggi cercheremo di spiegarvi di cosa si tratta, come funziona, quando e se è previsto il rinnovo. Come suggerisce il nome stesso, si tratta di un contratto da lavoro dipendente o subordinato che ha un inizio e una fine già stabiliti. Questa modalità di contratto è molto usata dalle aziende in quanto gli permette di disporre di risorse per periodi limitati e non sono costretti, quindi, ad assumerli a tempo indeterminato. Spesso le aziende utilizzano questi contratti per conoscere meglio le risorse e valutarle dal punto di vista lavorativo, altre volte le aziende sfruttano queste possibilità per assumere risorse a tempo determinato senza mai inserirle definitivamente nelle loro aziende. Vediamo come funziona.
Contratto a tempo determinato: come funziona
Il contratto a tempo determinato è un contratto da lavoro dipendente o subordinato che ha un inizio e una fine già stabiliti. La durata massima di tale contratto è di 36 mesi, al contrario non esiste la durata minima; si potrebbero anche verificare casi di contratti di una settimana, anche se sono molto rari; le aziende possono assumere attraverso altre tipologie di contratto o attraverso i voucher. La durata massima di questo contratto è di 36 mesi anche se è stato rinnovato più volte e, in questo periodo, vanno considerate anche eventuali trasferte o missioni. Se questo limite viene superato, sia che si sia stipulato un contratto di 3 anni o si siano verificate successioni di contratti, in automatico se il rapporto di lavoro continua, il contratto si trasforma in tempo indeterminato. Secondo la legge il termine di questo contratto deve essere messo in forma scritta e deve essere consegnato al lavoratore entro 5 giorni dall’inizio della collaborazione. Per finire, scopriamo altro sul rinnovo.
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Contratto a tempo determinato: il rinnovo
Il contratto di lavoro a tempo determinato può essere prorogato un massimo di 5 volte nei 3 anni; nel caso in cui viene richiesta la sesta proroga, in automatico il contratto diventa a tempo indeterminato alla data di decorrenza. Si può verificare un altro caso, ovvero il datore di lavoro può assumere con un nuovo contratto a tempo determinato, che non sia una proroga dei precedenti, e per essere legittimo devono essere passati 10 giorni dall’interruzione dell’ultimo contratto di lavoro durato 6 mesi, oppure se dalla chiusura di un contratto della durata di più di 6 mesi sono passati 20 giorni; al contrario il contratto passa automaticamente a tempo indeterminato.
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