Percorrendo la A1, la strada che collega Vienna a Linz e Salisburgo non potrete fare a meno di notare un cartello che indica un nome noto a chiunque abbia letto e si sia appassionato al romanzo di Umberto Eco “Il nome della rosa”, ossia Melk. Chi non ricorda infatti il giovane novizio benedettino Adso da Melk protagonista del bestseller dello scrittore e semiologo di Alessandria?
Be’, è successo poco tempo fa anche ad Elena di viaggiare per quelle strade e la curiosità è stata tale da indurla a fare una breve fermata per visitare l’abbazia benedettina di Melk. Poco o niente rimane della struttura medievale, infatti l’intero complesso è stato ricostruito nel corso del 1700 in stile barocco e restaurato e ulteriormente rimaneggiato di recente. L’abbazia, che oggi ospita una scuola e un museo, conserva tuttavia un certo fascino e diverse opere di rilievo come gli affreschi della chiesa dipinti da Rottmayr. Sul sito potete avere un assaggio dei suoi tesori attraverso questo tour virtuale.
Una curiosità: l’abbazia in cui è stato girato il film di Jean Jacques Annaud con Sean Connery nella parte di Guglielmo da Baskerville (e che nulla ha a che vedere con quella di Melk, da cui Adso, ormai anziano, racconta la storia) è il monastero cistercense di Rocca Calascio in Abruzzo.
Foto Wikimedia Commons.