LICEI BREVI: SI PARTE DALL’ANNO SCOLASTICO 2018/2019
Finire la scuola superiore in 4 anni: un sogno che con l’introduzione dei Licei Brevi si potrà avverare, ma solo per alcuni ragazzi. Il 3 agosto la ministra Valeria Fedeli ha firmato il decreto che prevede l’introduzione dei licei brevi a partire dall’anno scolastico 2017/2018. Ogni scuola di qualsiasi indirizzo potrà decidere di formare una sola classe sperimentale e portare gli allievi a diplomarsi in soli 4 anni. In tutta Italia saranno 100 gli istituti che potranno aderire al progetto, secondo specifiche direttive del Miur. Cerchiamo allora di capire in cosa consiste il programma, chi può aderire e come verranno organizzati i 4 anni scolastici.
Intanto, tieni d’occhio il calendario di quest’anno: Calendario Scolastico 2017/2018
LICEI BREVI: LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DECRETO
Tra l’1 e il 30 settembre di quest’anno gli istituti superiori, sia statali che paritari dovranno presentare il progetto didattico che sarà valutato da una commissione tecnica ministeriale. Il percorso di scuola superiore corto potrà essere attivato in una sola classe prima con un numero di allievi non superiore a 25 e in sole 100 scuole. La bozza di decreto, ricordiamo, era stata lasciata in sospeso dalla ministra Giannini, la quale però aveva previsto il percorso quadriennale in 60 scuole. La Fedeli ha portato il numero di scuole a 100, in modo che l’iniziativa potesse coprire equamente tutto il territorio nazionale.
DIPLOMA IN 4 ANNI: IN COSA CONSISTE IL PROGETTO
Si avrà quindi la possibilità di prendere il diploma in 4 anni, ma il decreto prevede che il monte ore complessivo dovrà essere lo stesso del percorso quinquennale. Gli istituti dovranno quindi rimodulare e riorganizzare i piani di studio in modo innovativo e soprattutto garantendo la completezza dei programmi di tutte le materie. Ci dovrà essere, inoltre, l’insegnamento di una disciplina non linguistica con metodologia Clil a partire dal terzo anno e occorrerà dare risalto alle attività di laboratorio. Studenti e insegnanti dovranno utilizzare tecnologie didattiche innovative e l’offerta formativa dovrà essere ampliata con nuove materie, come ad esempio Diritto e Storia dell’Arte. Dato che le giornate scolastiche saranno molto intense, l’alternanza scuola-lavoro dovrà essere svolta durante le vacanze estive, natalizie o pasquali. Da ciò che sappiamo finora, si tratta di un percorso scolastico che richiede velocità di apprendimento, motivazione e dedizione allo studio: un percorso, in sostanza, adatto ad una particolare categoria di allievi, i quali saranno attentamente selezionati nel caso in cui le richieste dovessero superare le 25 unità per scuola.
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