Liceo del Made in Italy: iscrizioni aperte e tutti gli istituti attivi in Italia - Studentville

Liceo del Made in Italy: iscrizioni aperte e tutti gli istituti attivi in Italia

Il MIM ha comunicato i 92 istituti superiori in cui si attiverà il nuovo indirizzo liceale. Iscrizioni aperte, ma con qualche delusione per quanto riguarda la disponibilità delle scuole nelle diverse regioni italiane.
Liceo del Made in Italy: iscrizioni aperte e tutti gli istituti attivi in Italia
Il MIM ha comunicato i 92 istituti superiori in cui si attiverà il nuovo indirizzo liceale. Iscrizioni aperte, ma con qualche delusione per quanto riguarda la disponibilità delle scuole nelle diverse regioni italiane.

Il concetto di Made in Italy, sempre molto caro a molti esponenti della politica e dell’industria, verrà trasferito all’istruzione.

E’ notizia recente che verranno istituite alcune sedi per intraprendere un percorso liceale a chiare tinte nazionali. Infatti, il Liceo del Made in Italy, vedrà la luce a partire dal prossimo anno scolastico, quindi dal mese di settembre 2024. Ciò significa che le iscrizioni potranno essere già accettate da questo mese (gennaio 2024).

Il Liceo del Made in Italy

A distinguere il Liceo del Made in Italy dagli altri percorsi didattici sono le materie caratterizzanti e il numero di ore ad esse dedicate. Tra le discipline ritenute “nuove” all’interno di un indirizzo liceale ci sono Diritto, Economia Politica, Lingua e cultura straniera per due programmi di ore differenti e Informatica associata a Matematica. Permangono Letteratura Italiana, Storia e Geografia. Inoltre, vi saranno delle lezioni spartite negli ultimi tre anni in cui si affronteranno argomenti manageriali e di gestione delle imprese in Italia, richiamando modelli di business tipici dei vari settori. Questi ultimi, saranno considerati quelli che maggiormente hanno contribuito e contribuiscono ancora oggi, a scrivere pagine importanti della storia industriale e imprenditoriale italiana.

Non verranno tralasciate nozioni relative ai mercati internazionali, per poter offrire allo studente una visione più ampia delle leggi economiche e preparare i ragazzi alle varie dinamiche che incontreranno sul mondo del lavoro.

Un aspetto che distinguerà il Liceo del Made in Italy sarà il periodo di alternanza scuola-lavoro: gli studenti, infatti, verranno mandati per un periodo da stabilire presso alcune imprese di settori di loro interesse, al fine di sviluppare in loro determinate capacità e ampliare le proprie conoscenze.

Gli istituti superiori abilitati al Liceo del Made in Italy

Le scuole attive in tutta Italia saranno 92, suddivise nelle diverse regioni italiane, poiché ben 22 scuole si sono viste respingere la domanda in quanto i requisiti sono stati ritenuti non idonei. E’ necessaria una precisazione: la regione Campania non ha ancora dato l’autorizzazione all’avvio del Liceo del Made in Italy. Ciò significa che presumibilmente, il numero complessivo dei licei potrà aumentare nel tempo.

  • Sicilia: 17 sedi
  • Lombardia e Lazio: 12 sedi
  • Puglia: 9 sedi
  • Marche e Calabria: 8 sedi
  • Abruzzo: 6 sedi
  • Toscana: 5 sedi
  • Liguria, Piemonte e Veneto: 3 sedi
  • Molise: 2 sedi
  • Basilicata, Emilia Romagna, Sardegna e Umbria: 1 sede

Questa prima partenza, per quanto riguarda l’attivazione del nuovo indirizzo liceale, non sembra aver riscosso ampio successo. Il motivo principale è dipeso dal fatto che i tempi per le elaborazioni delle domande erano molto ristretti e la commissione si è ritrovata a decidere le varie approvazioni a cavallo del periodo natalizio.

A tal proposito, il Ministro del MIM Giuseppe Valditara ha dichiarato:

“Si tratta di un risultato importante, considerati i tempi stretti a disposizione delle scuole per avanzare le loro candidature e completare l’iter di autorizzazione. Il nuovo liceo arricchirà l’offerta della nostra scuola superiore, dando quelle risposte formative che il sistema paese richiede”.

Tutto lascerebbe, però, presagire che in futuro questo innovativo approccio del Liceo del Made in Italy, possa rappresentare una alternativa per molti altri comprensori scolastici. Questi avranno così modo di proporre nuovi percorsi ampliando così la loro offerta formativa.

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