Lina Wertmüller ci ha lasciati. Se ne è andata ieri, a Roma, all’età di 93 anni. Grande star del cinema italiano, prima donna candidata all’Oscar nel 1977 per Pasqualino Sette Bellezze. La donna, che durante la sua carriera è stata capace di mescolare tragedia e farsa, politica e sesso, è stata una dei registi più originali degli anni ’70. Vogliamo commemorarla citando i suoi film di successo e le sue frasi memorabili.
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Tutti i film di Lina Wertmüller
La filmografia di Lina Wertmüller è ricca come poche. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, non a torto ha affermato che “la classe e lo stile inconfondibile” della signora Wertmüller hanno lasciato il segno nel cinema italiano e mondiale. E le sue opere ne sono l’esempio lampante.
- I basilischi (1963)
- Questa volta parliamo di uomini (1965)
- Rita la zanzara (1966)
- Non stuzzicate la zanzara (1967)
- Il mio corpo per un poker, co-regia di Piero Cristofani (1968)
- Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)
- Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973)
- Tutto a posto e niente in ordine (1974)
- Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)
- Pasqualino Settebellezze (1975)
- La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)
- Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978)
- Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada (1983)
- Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione (1984)
- Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1985)
- Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986)
- In una notte di chiaro di luna (1989)
- Sabato, domenica e lunedì (1990)
- Io speriamo che me la cavo (1992)
- Ninfa plebea (1996)
- Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica (1996)
- Ferdinando e Carolina (1999)
- Peperoni ripieni e pesci in faccia (2004)
Lina Wertmüller, le frasi da leggere
- Bisogna cambiare il nome a questa statuetta, perché Oscar? Chiamiamolo con un nome di donna, chiamiamolo Anna.
- Da un artista come Fellini non si può imparare nulla, si può solo apprezzare l’enorme dimensione del suo ingegno e della sua creatività.
- I premi sono come le farfalle, farfalle colorate che volano via. Non credo molto in essi.
- Amare è essere impegnati, è lavorare, è avere interessi, è creare.
- All’inizio del ‘900 eravamo più o meno un miliardo, alla fine del novecento quasi sette miliardi e questo è l’inizio della fine del mondo se continua così, quindi vorrei che si parlasse di più di preservativi.
- Fellini era un personaggio meraviglioso che aveva in sé la purezza e l’allegria dell’adolescenza unita alla saggezza da centenario, era un grande artista e conoscerlo è stato come aprire la finestra su un paesaggio che non si sapeva che ci fosse.
- Generalmente vado molto d’accordo con il mio staff e con tutti coloro che amano lavorare con me in maniera seria. E’ un po’ quello che definisco “Il cerchio magico”.
- Non si può fare questo lavoro perché si è uomo o perché si è donna. Lo si fa perché si ha talento. Questa è l’unica cosa che conta per me e dovrebbe essere l’unico parametro con cui valutare a chi assegnare la regia di un film.
- Sono una regista. Sono io quella che può dare ordini agli uomini.
- Anche gli artisti americani sono terrorizzati dalle forze del mercato. Se non si possono vedere i film, mi vengono tarpate le ali. Non sono più preoccupato per questo, perché sono concentrato sul fare film. Forse un giorno qualcuno che scopre tesori sommersi riesaminerà i miei 35 o 36 film – spero che saranno 40 o 50 prima che io muoia.
- Ah, nel lavoro, nell’amore e nei film, tutto è una lotta.
- Adoro il lavoro di Lucas e Spielberg. Certamente non sto cercando di minimizzare i loro talenti, ma mi piacerebbe vedere cosa potrebbero fare quando non ci stanno conducendo dalla realtà.
- So che mi considerano una pazza, ma mi interessa solo fare film e farli vedere alla gente.
- Il cinema è il mio grosso problema. Sono troppo coinvolta. Lo amo troppo. Sono 35 anni che cerco di risolverlo, ma per ora devo continuare a farlo.
- Sono sempre stata un angelo. A volte mi trasformo in una strega solo perché il cinema lo richiede.
Augusto Aulenta, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
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