L'inno di Mameli a scuola – Dopo tre anni di tentativi, il Governo potrebbe raggiungere il traguardo: rendere l’Inno di Mameli obbligatorio nelle scuole. Il provvedimento è stato messo a punto dalla Commissione Cultura alla Camera: “l’obiettivo – spiega la relatrice Paola Frassinetti – è far imparare le parole e il senso dell'Inno, che ha numerosi riferimenti storici. Siamo vicini al via libera”. In pratica, si deve attendere il parere della Commissione Affari Costituzionale (che con ogni probabilità sarà favorevole) e poi verrà chiesta una sorta di procedura abbreviata per ottenere il sì della Camera senza passare dall’Aula e dalle votazioni. L’obiettivo è velocizzare i tempi il più possibile.
La Lega non è d'accordo – La cosa dovrebbe andare liscia come l’olio, visto che tutti i gruppi sono d’accordo ad eccezione del Lega Nord. A tal proposito, qualche ora fa il leader Umberto Bossi ha detto: “spero che non lo cantino i miei figli”. Ed evitiamo commenti in merito. Secondo il testo proposto, dall’anno scolastico 2012-2013, negli istituti di ogni ordine e grado, durante l’ora di Cittadinanza e Costituzione si dovrebbero organizzare varie iniziative per “suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento”, e imparare l’Inno farebbe parte del percorso. “Si tratta solo – ribadisce la Frassinetti – di un modo per fare sì che venga spiegato il senso di questi importanti simboli ai più giovani”. Il provvedimento prevede anche l’istituzione della Giornata dell’Unità nazionale e della Costituzione, per “ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l'identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”. Si esclude, invece, qualsiasi nuova festività e qualsiasi onere.