Ancora un episodio di violenza a scuola. Si tratta, come spesso accade, di una lite tra studenti, ma questa volta la differenza l’ha fatta l'”arma” con la quale uno dei due ha ferito l’altro. Non un coltello, non un banco o una sedia, tantomeno (fortunatamente) una pistola. L’aggressore ha optato per una pala. Sì, una pala da giardino. Ma vediamo come si sono svolti i fatti, e perché.
Studente colpito con pala da giardino
Siamo in provincia di Cagliari. Qui, durante una normale mattina di scuola, nel momento della ricreazione nello specifico, uno studente ha colpito un diciassettenne in maniera violenta alla testa con una pala da giardino. Sul perché l’abbia fatto non ci sono ancora informazioni certe. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’aggressore si sia diretto verso la vittima e l’abbia colpita senza preavviso né apparente motivo con l’attrezzo. A quanto successivamente dichiarato dal padre dello sfortunato ragazzo, la pala è stata usata di piatto. In caso contrario l’esito sarebbe potuto essere veramente disastroso. Ben più grave di come è stato.
Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto a cure mediche per i tagli causati dalla lama dell’attrezzo. Fortunatamente, non sembra che le sue condizioni siano gravi e dovrebbe essere in grado di recuperare completamente. Gli sono stati applicati diversi punti di sutura per le ferite riportate alla testa. Anche se sarebbe potuta finire molto peggio, la prognosi è di quindici giorni.
Maggiore sicurezza a scuola
Questo episodio ci ricorda, ancora una volta, l’importanza di prevenire la violenza a scuola e di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti gli studenti. È necessario che le scuole e le famiglie lavorino insieme per promuovere una cultura di rispetto e tolleranza e per prevenire la violenza in tutte le sue forme. E questo è anche quanto hanno chiesto i genitori non solo ai carabinieri, ma anche alla scuola.
Vogliono che nei confronti del colpevole vengano presi i giusti provvedimenti affinché un episodio del genere non si ripeta più. Al momento l’aggressore non frequenta la scuola su invito della dirigenza, ma si richiedono ulteriori provvedimenti al fine di garantire la sicurezza nell’istituto. scuola.
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