L’inaugurazione del 477° anno accademico è stato un evento solenne nel segno della cultura e dell’Europa.
Ieri, presso il Teatro Vittorio Emanuele, si è svolta la cerimonia inaugurale del 477° anno accademico dell’Università di Messina, un appuntamento di straordinaria rilevanza, reso ancora più speciale dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale è stato conferito il Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni.
La giornata, aperta dal suggestivo canto del Gaudeamus Igitur e degli inni nazionale ed europeo eseguiti dal Coro dell’Ateneo, ha rappresentato un momento di riflessione sul ruolo dell’università nella società contemporanea e sull’importanza del dialogo culturale.
Messina, crocevia di cultura e dialogo europeo
Nel suo discorso inaugurale, la Rettrice Giovanna Spatari ha sottolineato il profondo legame tra l’Ateneo e la città di Messina, evidenziandone il ruolo storico come ponte tra diverse culture. In un anno in cui si celebra il 70° anniversario della Conferenza di Messina – che gettò le basi per l’attuale Unione Europea – il richiamo alla figura di Gaetano Martino, allora Ministro degli Esteri e già Rettore dell’Università, è stato centrale.
“Messina è una città di confine e di dialogo – ha dichiarato la Rettrice – e il nostro Ateneo, con una popolazione di oltre 25.000 studenti, si impegna a formare menti capaci di affrontare le sfide del nostro tempo, promuovendo inclusione e internazionalizzazione”. Nonostante le difficoltà economiche e i tagli al fondo di finanziamento ordinario, l’Università ha incrementato gli investimenti per i servizi agli studenti, migliorato le infrastrutture e ampliato l’offerta formativa, attivando nuovi corsi anche in lingua inglese.
L’attenzione al benessere della comunità accademica è stata ribadita dal rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, che ha definito il personale “il motore silenzioso che sostiene l’Ateneo”, e dalla rappresentante degli studenti Chiara Furlan che ha richiamato i valori fondanti dell’Università: sogno, pensiero e libertà.
Il riconoscimento al Presidente Mattarella: un simbolo di eccellenza accademica
Il momento culminante della cerimonia è stato il conferimento del Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni al Presidente Sergio Mattarella. Durante la laudatio, il professor Gaetano Silvestri, Presidente emerito della Corte Costituzionale, ha celebrato l’impegno del Capo dello Stato per la difesa della Costituzione e il suo contributo alle riforme istituzionali.
“Il Presidente Mattarella – ha dichiarato Silvestri – ha saputo garantire l’equilibrio tra innovazione e tradizione, promuovendo il bene comune e difendendo i valori costituzionali”.
Nella sua lectio doctoralis, Mattarella ha ripercorso le tappe fondamentali della costruzione europea, ricordando l’importanza della solidarietà e dell’unità tra gli Stati membri per affrontare le sfide globali. Ha concluso sottolineando che “soltanto uniti i Paesi europei possono garantire ai loro cittadini un futuro di pace e benessere”.
Una comunità accademica proiettata verso il futuro
La cerimonia ha rappresentato un intenso momento di celebrazione, ma anche un’occasione per rinnovare l’impegno dell’Università di Messina verso un’istruzione di qualità, etica e inclusiva.
Con uno sguardo rivolto al futuro, la Rettrice Spatari ha esortato gli studenti a essere protagonisti del cambiamento, unendo conoscenza e valori per costruire una società migliore. Come ha ricordato il Presidente Mattarella, “l’Università non è solo un luogo di apprendimento, ma un laboratorio di valori e idee che prepara i giovani a essere cittadini del mondo”. Un messaggio di fiducia e speranza che, nel solenne scenario del Teatro Vittorio Emanuele, ha gettato le basi per un nuovo anno accademico all’insegna della cultura e dell’innovazione.